La Nuova Sardegna

Sassari

Polstrada, torna l’allarme per il rischio di chiusura

di Barbara Mastino
Polstrada, torna l’allarme per il rischio di chiusura

Lo rilancia Marco Tedde, vice capogruppo di Forza Italia alla Regione La decisione del governo coinvolge anche i distaccamenti di Fonni e Ottana

02 ottobre 2016
2 MINUTI DI LETTURA





OZIERI. Torna ad essere concreto lo spettro della chiusura del presidio di polizia stradale di Ozieri, pericolo emerso all’inizio dello scorso anno ma che sembrava scongiurato. A riportare l’attenzione sull’argomento, parlando di una decisione che in questi ultimi giorni «appare sempre più vicina e concreta», è il vice capogruppo di Forza Italia nel consiglio regionale Marco Tedde, che cita «notizie sempre più insistenti» che parlano nuovamente di chiusura e di un problema di livello regionale, anche perché riguarda, oltre a Ozieri, anche Fonni, Orosei e Ottana.

Per questo motivo il vice capogruppo lancia un appello alla Regione affinché si faccia carico della questione, e lamenta come sia rimasta totalmente inascoltata una interrogazione sul tema da lui presentata con l’intero gruppo di Forza Italia nel gennaio dello scorso anno. «L’ipotesi di chiusura, come ebbi modo di commentare quasi due anni fa – dice Marco Tedde – suona più come l’ennesima dimostrazione dell’arretramento dello Stato dal nord ovest della Sardegna. Eppure – precisa il consigliere regionale algherese – i numeri parlano chiaro. Parlano di una presenza forte sul territorio e di vitale importanza per la sua sicurezza».

Per sottolineare la grande importanza del presidio della Polstrada di Ozieri, Tedde ricorda come esso negli ultimi anni abbia «effettuato una attenta ed efficace attività di controllo, attraverso decine di migliaia di verifiche e accertamenti, e prestando soccorso a migliaia di utenti svolgendo una preziosa attività di prevenzione, vigilanza e monitoraggio lungo l’asse viario Sassari-Olbia, particolarmente pericoloso e trafficato specie nel periodo estivo». Stesso discorso vale per Ottana e Fonni, che «hanno rappresentato per decenni due autentici baluardi della sicurezza al centro della Sardegna e in regioni interne dell’isola particolarmente difficili quali il Nuorese e l’Ogliastra, facendo registrare una media annuale come numero di soccorsi che supera i 600, ovvero più di uno al giorno». La Regione deve agire, finalmente. «Ad oggi - conclude l’esponente azzurro - non soltanto la Giunta Pigliaru non ha fornito risposta all’interrogazione di Forza Italia che risale, lo ricordo nuovamente, al gennaio 2015. Ma non ha neppure preso in considerazione il problema, al punto che oggi il rischio di chiusura dei distaccamenti appare sempre più concreto e rappresenta l’ennesima dimostrazione delle nefaste conseguenze per i sardi della genuflessa politica di Pigliaru nei confronti di Renzi e del Governo ai quali la giunta di centro-sinistra ha svenduto l’Autonomia Sarda».

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative