La Nuova Sardegna

Sassari

I bagnanti in spiaggia dopo il fiume di liquami

di Gavino Masia
I bagnanti in spiaggia dopo il fiume di liquami

Situazione assurda allo Scoglio Lungo dopo l’esplosione dell’impianto fognario Allagamenti e danni importanti causati dalle carenze strutturali di sempre

04 ottobre 2016
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PORTO TORRES. La bomba d’acqua che ha inondato la città sabato scorso – oltre ad aver causato danni a strutture pubbliche e private - ha messo in evidenza i soliti problemi strutturali esistenti da anni, sia vicino alla spiaggia dello Scoglio Lungo sia nella strada di Fontana Cherchi.

Il problema dei tombini dello Scoglio Lungo che scoppiano ad ogni acquazzone, colpa del collettore fognario che va in pressione perché sottodimensionato, aveva destato interesse anche nel Corpo forestale, con una ispezione degli agenti dopo l’esposto formalizzato dal comitato “Tuteliamo il golfo dell’Asinara”. Già allora come accaduto sabato, infatti, in una giornata di forte pioggia le acque della fogna hanno fatto saltare i tombini e, attraversando la spiaggia, sono finiti in mare. Domenica mattina un sole tipicamente estivo ha spinto diverse persone a godere dell’arenile e del mare dello Scoglio Lungo, senza conoscere lo stato di salute dell’acqua dopo lo sversamento dei liquidi fognari avvenuto il giorno prima.

«Da oltre due anni attendiamo una risposta dell’Autorità giudiziaria in merito al nostro esposto sugli scarichi non conformi nella spiaggia – ricorda il presidente del comitato “Tuteliamo il golfo dell’Asinara”, Giuseppe Alesso –, e nel frattempo le istituzioni continuano a non affrontare il problema nonostante i rischi per la salute e l'ambiente che lo sversamento a mare di acque di fogna, caratterizzate da una elevata presenza di batteri fecali, comportano». A questo, secondo Alesso, bisogna aggiungere l'enorme danno di immagine che tale problema causa ad una città che lentamente tenta di sviluppare il settore turistico: «Da molti anni esiste il progetto per un partitore fognario che potrebbe risolvere il problema, quindi è necessario che chi rappresenta il nostro territorio chieda le risorse necessarie alla sua realizzazione presso l'assessorato regionale ai Lavori pubblici». Altra situazione critica nella strada che porta al Poliambulatorio e al posto di polizia, dove un’auto con due persone a bordo ha rischiato di essere travolta dal “fiume” d’acqua che aveva invaso tutta la carreggiata e parte dei marciapiedi. «Tra le zone più problematiche c'è certamente lo Scoglio Lungo – dice l’assessore ai Lavori pubblici Marcello Zirulia –, ma in caso di forti temporali si registrano disagi anche nella strada che porta al poliambulatorio, nel quartiere Serra Li Pozzi e in diverse arterie stradali adiacenti a via delle Vigne e alla circonvallazione: è nostra intenzione aprire subito un tavolo tecnico con Abbanoa, che ha la competenza sulla rete fognaria, per individuare delle soluzioni, considerando che per sanare queste situazioni occorrono stanziamenti cospicui e l'amministrazione non ha tutte queste disponibilità finanziarie».

Per un evento cosiddetto imprevedibile, secondo il consigliere sardista Davide Tellini, era necessario la convocazione del Coc, come previsto dal Piano di protezione civile comunale, per allertare le associazioni e coordinare gli interventi in città: «Ad oggi risulta non attivo, nonostante sia stato più volte sollecitato, il sistema di comunicazione e informazione al cittadino via messaggi, che riguardano i comportamenti da adottare in caso di eventi come quello accaduto nei giorni scorsi».

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