La Nuova Sardegna

Sassari

Valle del Coghinas, acqua non potabile da oltre un mese

di Giulio Favini
Valle del Coghinas, acqua non potabile da oltre un mese

Non cessa l’emergenza, nuovo comunicato di Abbanoa Il sindaco Carbini: «Vogliamo lo sconto sulle bollette»

04 ottobre 2016
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SANTA MARIA COGHINAS. Ancora non cessa l’allarme sull’utilizzo dell’acqua potabile usata dalle famiglie della bassa valle del Coghinas per uso domestico. Infatti, tramite un comunicato stampa inviato alla Nuova l’ente gestore unico dell’acqua Abbanoa fa sapere che i parametri dell’acqua proveniente da Pedra Majore, non sono ancora a norma «e sono legati al peggioramento della qualità dell’acqua grezza prelevata dall’invaso di Casteldoria a causa delle alte temperature e ai bassi livelli. È stato quindi necessario adeguare il processo di potabilizzazione e aumentare la disinfezione per contrastare le impurità - si legge nel comunicato stampa di Abbanoa - presenti nella risorsa attinta dal lago». La non potabilità riguarda esclusivamente l’utilizzo alimentare (per bere o come ingrediente di pietanze come le minestre). «Sono consentiti tutti gli altri usi - fanno sapere da Abbanoa - quali l’igiene personale, compreso lavarsi i denti, alle pulizie della casa». «I risultati delle operazioni eseguite dai funzionari addetti alle acque sono già arrivati e le ultime analisi segnalano un miglioramento della qualità dell’acqua prodotta dall’impianto e distribuita nei centri serviti. Comunque Abbanoa nei prossimi giorni potrà verificare il rientro dei parametri per consentire ai Comuni la revoca delle ordinanze di non potabilità a seguito delle conferme da parte dell’Asl».

«Non si può scaricare la colpa della non potabilità dell’acqua sull’invaso di Casteldoria - tuona il primo cittadino di Santa Maria Coghinas Pietro Carbini - più di una volta negli anni l’invaso è stato sotto i livelli ma non per questo l’acqua era inquinata. A mio avviso - spiega Carbini - ci dovrebbero essere più controlli sulla qualità dell’acqua che arriva nelle case dei cittadini sia da parte di Abbanoa sia da parte dell’Asl. È già da oltre un mese che i nostri cittadini vivono continuamente nel disagio e ora sono allo stremo perché approvvigionarsi con le autobotti per svolgere le normali faccende domestiche per usi alimentari è difficile già di per sè per i giovani immaginiamo per gli anziani e per chi ha una persona da accudire. Ritengo che in sede di pagamento della bolletta di Abbanoa - conclude il sindaco - la stessa società dovrebbe tenere conto di questo disagio che ha causato nella bassa valle del Coghinas è procedere così a un congruo sconto sulla bolletta, altrimenti come amministrazione comunale faremo fa valere le ragioni e i diritti dei nostri cittadini che ancora una volta si sentono presi in giro e truffati da Abbanoa». La Sardegna vanta un poco invidiabile primato a livello nazionale: ben l’85 per cento dell’acqua proviene da bacini artificiali e ha necessità di complessi processi di potabilizzazione. Il restante 15 per cento dipende da fonti locali (pozzi e sorgenti) che sono fortemente condizionate dagli andamenti stagionali: scarsa risorsa e deperimento della qualità nel periodo estivo, fenomeni di torbidità in caso di forti precipitazioni. I centri della bassa valle del Coghinas, purtroppo, non fanno eccezione.

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