La Nuova Sardegna

Sassari

Bonus idrico per riavere l’acqua

di Luigi Soriga
Bonus idrico per riavere l’acqua

Sembra l’unica soluzione per i condomini morosi di via Pozzomaggiore

06 ottobre 2016
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SASSARI. L’unica soluzione per risolvere il problema dei condomini di via Pozzomaggiore, e far sì che dai rubinetti riprenda a sgorgare l’acqua, è ricorrere al Bonus Idrico. Almeno questa è la proposta che l’amministratore delegato di Abbanoa Alessandro Ramazzotti ha fatto al sindaco Nicola Sanna. Si tratta di uno strumento di sostegno per le famiglie più disagiate che da un mese è a disposizione dei Comuni. L’Egas ha di recente approvato il regolamento, Abbanoa ha stornato dalla quota investimenti oltre due milioni di euro che metterà a disposizione dei settori Servizi Sociali delle varie amministrazioni per aiutare le famiglia in estrema povertà nel pagamento delle bollette. Nelle prossime settimane saranno ufficializzate le direttive che consentiranno ai sindaci di accedere e disporre del bonus. E per i condomini di via Pozzomaggiore potrebbe trattarsi di una manna dal cielo, perché buona parte degli inquilini si rovano in una condizione economica assolutamente disagiata e non sono nelle condizioni materiali di poter saldare i debiti con Abbanoa. Infatti l’arretrato di dieci anni che i residenti dovrebbero versare al gestore idrico ammonta ormai a 160mila euro. Dal momento che non c’è mai stata la volontà di voler avviare un piano di rientro da parte degli inquilini, Abbanoa ha adottato le misure più drastiche per metterli con le spalle al muro: chiudere il contatore centrale e lasciare a secco la palazzina con le 58 famiglie, ovvero 168 persone tra le quali 20 disabili, 10 anziani e 30 bambini sotto i 10 anni. E ha dato l’ultimatum: se nell’arco di un mese non vengono versati 10mila euro come acconto, l’erogazione dell’acqua verrà sospesa. La colletta si è fermata a 6500 euro, e Abbanoa dagli avvertimenti è passata ai fatti. Anche perché tutto questo è avvenuto dopo una estenuante trattativa con il Comune, che ha ottenuto un notevole sconto nelle pretese del gestore idrico. Si è passati da un acconto di 40mila euro iniziali, che poi è diventato 30, poi 20 e infine un ribasso di 10mila. Un impegno concreto e simbolico da parte degli inquilini di voler saldare il proprio debito. Buona parte dei residenti hanno messo mano al portafogli con grande sacrificio, ma per altri è stato impossibile accollarsi anche le bollette inevase di inquilini spariti nel nulla. Ecco perché la soluzione del bonus idrico, in questa situazione di stallo, potrebbe essere l’unica per uscire dall’impasse.

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