La Nuova Sardegna

SASSARI. Da una parte le sacrosante proteste dei residenti dell’Argentiera che attraverso Francesco Podda, consigliere della circoscrizione unica “Insieme per l’agro”, esprimono tutta la loro preoccupazione per la situazione in cui versa la borgata dopo il temporale di sabato scorso, dall’altra la risposta della politica cittadina.

Dopo i solleciti e le varie chiamate di Francesco Podda, nella seduta del consiglio comunale di martedì è stato affrontato il problema con la segnalazione del capogruppo del M5S Maurilio Murru: «Terra e massi sono franati dalle colline circostanti fino a valle mettendo a serio rischio l’incolumità dei residenti e dei passanti. Purtroppo questo succede con pericolosa sistematicità e si chiede se l’amministrazione intenda intervenire per la messa in sicurezza attraverso opere di protezione dal rischio idraulico». Ed è arrivata subito dopo la risposta dell’assessore ai Lavori Pubblici Ottavio Sanna: «Siamo intervenuti immediatamente col cantiere comunale e con la Protezione civile, questo è però un problema che non può riguardare solo l’amministrazione comunale di Sassari ma anche la società Argentiera perché il terreno e le strade sono di proprietà. A noi sta sostituirci per la messa in sicurezza sia dal punto di vista degli immobili che delle strade. Ma serve fare un ragionamento più ampio con lo stesso privato».

«Il pericolo maggiore – spiega Podda – a mio avviso è la vasca di raccolta delle acque nere, nella prima spiaggia. Sta rischiando di sprofondare e in attesa del ripristino servirebbe almeno una segnaletica luminosa. Le previsioni per il fine settimana non sono buone e bisognerebbe intervenire con urgenza per la pulizia di griglie e caditoie. Altrimenti si rischiano danni molto grossi».