La Nuova Sardegna

Sassari

A Bonorva è il giorno della mobilitazione: tutti al parco Mariani

di Emidio Muroni
A Bonorva è il giorno della mobilitazione: tutti al parco Mariani

Oggi alle 8 saranno aperti ai cittadini i cancelli della tenuta L’ex sindaco Senes: uniti e compatti contro la prepotenza

09 ottobre 2016
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BONORVA. Questa mattina, a partire dalle otto, i cancelli del “Compendio Mariani” saranno aperti a tutti i cittadini.

Con il supporto di guide esperte, chiunque potrà entrare per visitare lo stupendo sito acquistato dal Comune a marzo del 2002 ma che, finora, è stato “tenuto in ostaggio” da alcuni allevatori che, con il proprio bestiame bovino, hanno occupato abusivamente gran parte dei pascoli. A nulla sono valsi i tentativi dell’amministrazione comunale per ottenerne la piena disponibilità. E proprio a causa di questa “pressione” esercitata dal Comune c’erano state, a luglio del 2012, anche gravi minacce e intimidazioni che indussero l’allora sindaco Giammario Senes a un gesto clamoroso con lo spostamento del suo ufficio nei locali di Mariani.

Ieri proprio lui – l’ex sindaco – con un post su facebook, ha voluto esprimere la propria solidarietà e il sostegno all’iniziativa. Lo ha fatto lanciando l’invito a una massiccia partecipazione popolare. «La battaglia per sconfiggere la prepotenza e l’illegalità – ha scritto Senes – deve finalmente vedere tutta la nostra comunità unita e compatta. Anche per questo sarà importante un’ampia partecipazione alla giornata di festa e di mobilitazione di oggi». Ormai non si contano le tante sentenze, sempre favorevoli, emesse nelle varie procedure legali, né l’ordine di sgombero, stabilito dal Tribunale di Sassari il 2 novembre 2012. Tutto sembra caduto nel nulla e non ha modificato la situazione né portato a risultati concreti. Il neo sindaco Massimo D’Agostino, e con lui tutto il consiglio comunale e la popolazione, ha perciò deciso di rispondere all’arroganza e ai continui “bracci di ferro” con un’azione di occupazione pacifica del parco. Una mobilitazione che servirà a dare un segnale forte e chiaro del volere degli abitanti di Bonorva che pagano ancora per i pesanti sacrifici fatti, con gran coraggio ma anche con ponderata ragionevolezza, per acquisire al patrimonio comunale un bene straordinariamente ricco di bellezze naturali ed emergenze archeologiche.

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