La Nuova Sardegna

Sassari

Discarica di materiali edili sequestrata a San Nicola

di Barbara Mastino
Discarica di materiali edili sequestrata a San Nicola

I sigilli sono stati apposti in un terreno attiguo alle case realizzate dall’Area Il provvedimento della Procura di Sassari dopo la segnalazione di alcuni cittadini

09 ottobre 2016
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OZIERI. Si sospetta il danno ambientale a San Nicola in un’area adiacente alle case recentemente costruite da Area: un terreno incolto che nei giorni scorsi è stato recintato e sottoposto a sequestro preventivo dalla polizia municipale per ordine della procura della Repubblica di Sassari. Nel terreno, infatti, pare siano stati rinvenuti scarti di cantiere che, invece di essere come da norma conferiti in discarica, sono stati sotterrati contro ogni regola. Ad allertare la municipale, in particolare il settore Ambiente, è stato un residente delle case popolari, Maurizio Caredda, che si apprestava a riordinare il proprio giardino, insospettito dalla presenza di uno strano terriccio verde-azzurro e dal fatto che, dopo precisa richiesta, Area si sia limitata a inviare una squadra di operai che, come racconta l’uomo, «si è limitata a rigirare un po’ il terreno cercando di nascondere i detriti sotto la terra». Un atteggiamento definito «più che sospetto» da Maurizio Caredda, uno degli inquilini delle nuove case Area, che ha pertanto allertato la vigilanza ambientale del Comune. La Municipale, come fanno sapere dall’amministrazione «su mandato della Procura ha recintato la zona», un atto dovuto, per impedire ogni accesso e, soprattutto, ogni tentativo di risanamento successivo all’apertura dell’indagine che nel frattempo è stata avviata. «I detriti si notavano già dal primo giorno in cui abbiamo messo piede la prima volta nella nuova casa, ovvero nel febbraio del 2015 – racconta Caredda –, ma nessuno di noi avrebbe mai pensato che tale condizione sarebbe durata per sempre e tantomeno che fosse pericolosa, visto che, come si sa, le imprese hanno obblighi severissimi per quanto riguarda il conferimento dei rifiuti speciali come gli scarrabili. Come è possibile – si chiede Caredda – che le case siano state collaudate (visto che ci abitiamo) senza nessun controllo sul conferimento dei rifiuti speciali? Conferimenti che hanno un costo – aggiunge –, e se dovesse risultare che non sono stati eseguiti correttamente si potrebbe parlare di un bel risparmio per la ditta in questione poiché, vista la mole di lavori, si può stimare un volume di rifiuti pari a circa 3000 metri cubi, pari a svariate migliaia di euro: soldi in più nelle tasche della ditta e in meno in quelle dei cittadini-contribuenti. E per denaro – conclude – si gioca sulla pelle dei cittadini di questa zona di San Nicola, ghetto nel ghetto di una città senza regole». Ma le regole ci sono, e la Procura intende farle rispettare: le indagini, come detto, sono in corso, e serviranno, si spera al più presto, a chiarire la natura dei detriti individuati e a rilevare eventuali responsabilità.

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