La Nuova Sardegna

Sassari

Ponte Romano, incuria e degrado sotto gli occhi di scolari e turisti

di Gavino Masia
Ponte Romano, incuria e degrado sotto gli occhi di scolari e turisti

I lavori di restauro dell’opera del I secolo dopo Cristo sono bloccati da sei anni per mancanza di fondi Il monumento è integrato nella viabilità ed è meta di numerose visite nonostante le sue condizioni

13 ottobre 2016
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PORTO TORRES. I turisti che sbarcheranno questa mattina dalla nave crociera Sovereign troveranno un Ponte Romano incompleto negli interventi di restauro e pieno di erbacce nel camminamento interno. I lavori per riportare alla luce tutta la pavimentazione originaria del Ponte Romano - la più grande opera pubblica ancora in uso costruita nel primo ventennio del I secolo dopo Cristo - sono infatti bloccati da sei anni per mancanza di fondi: il progetto è stato approvato da tutti gli enti preposti, ma a quanto pare non esiste la volontà politica di finanziare il resto degli interventi necessari al completamento.

La scorsa settimana si è svolto un sopralluogo proprio sul Ponte, promosso dai progettisti del Pit fluviale, dove oltre alle opere per mettere in sicurezza la foce del Rio Mannu è prevista anche la rimozione del tubo in eternit della condotta idrica che alimenta le case presenti ad ovest del fiume. Si tratta di una condotta forzata di acqua che potrebbe creare grossi danni alla struttura, del diametro di 200 millimetri, ed era stata riportata alla luce dopo gli ultimi scavi a una quota media di 65 centimetri dal piano di calpestio.

All’incontro erano presenti i progettisti del Pit, tecnici del Comune, di Abbanoa e della Soprintendenza per affrontare le soluzioni idonee all’eliminazione di quel tratto di condotta e l’installazione di una nuova linea che passerà altrove. E’ importante che qualcuno ricordi che il monumento fa ancora parte integrante della viabilità urbana, poiché collega, superando il fiume, i due tratti di via Ponte Romano.

Tra l’altro è meta di turisti e scolaresche che vengono appositamente per vedere la più imponente opera di età romana della Sardegna, che ancora esercita la funzione per la quale è stato costruito, e risulta indispensabile la sicurezza, il decoro e la manutenzione. Oltre al taglio costante delle erbacce sono indispensabili anche la pulizia e la manutenzione della passerella, considerando che proprio quest’ultima è in pessimo stato e potrebbe diventare un pericolo attraversarla a causa della presenza di alcune assi in pessimo stato che potrebbero cedere. I primi finanziamenti regionali per il restauro del Ponte, insufficienti per il completamento dei lavori, riguardarono il corpo ponte, dalla base alla quinta arcata compresa, i parapetti per tutta l’estensione del ponte, lo scavo archeologico per mettere alla luce la pavimentazione originaria e una accurata pulizia dei giunti.

Dopo il progetto esecutivo del 2008, si parlava di circa 2 milioni di euro per completare i lavori con le opere di restauro previste e per risolvere i problemi dei sottoservizi. Questo perché il Ponte Romano è un monumento simbolo strettamente legato al piano urbanistico della città di Turris Libisonis, anche se si trova al di fuori della cinta urbana, e rientra a pieno titolo nella viabilità cittadina.

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