La Nuova Sardegna

Sassari

Sorso, la Provincia cerca di vendere l'ex caserma: ma ora si scopre che è del Comune

di Salvatore Santoni
Sorso, la Provincia cerca di vendere l'ex caserma: ma ora si scopre che è del Comune

Dagli archivi una sorpresa che rischia di provocare un incidente diplomatico. Il sindaco Morghen: «L'edificio è nostro, lo rivogliamo»

20 ottobre 2016
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SORSO. La Provincia cerca di disfarsene fin dal 2012. L’amministrazione comunale, invece, fino ad aprile voleva acquisirla e ristrutturarla. Ora il ritrovamento di alcuni documenti storici potrebbero rivelare che è sempre stata di proprietà del Comune di Sorso, aprendo così un incidente diplomatico tra i due enti. Si tratta dell’ex caserma dei carabinieri di piazza Garibaldi, un rudere che la Provincia cerca di vendere per mezzo milione di euro. Ma l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Morghen, è decisa ad avere la piena (e soprattutto gratuita) disponibilità della struttura: «O il referendum costituzionale spazzerà via le Province oppure avvieremo un’azione legale».

Comune o Provincia? «L’ex caserma – spiega il primo cittadino – è nel patrimonio della Provincia già da decenni. Ne ha assunto la titolarità nel passaggio di competenze delle vecchie caserme da parte del ministero. Nel nostro caso poi, c’è una situazione particolare che riguarda appunto il rinvenimento di vecchi documenti, ma non soltanto quelli del 1800, circa un comodato temporaneo concesso dal Comune». Per non sbagliare, la Provincia ha messo l’ex caserma nel piano delle dismissioni già dal 2012: chi volesse può acquistarla per mezzo milione di euro.

La scoperta. Dall’archivio storico di Sorso è venuto a galla un documento del 1867 con il quale il Comune diede in comodato d’uso alla Provincia una parte della palazzina che si affaccia su piazza Marginesu. «In realtà stiamo lavorando sulla questione già da alcuni anni – spiega il primo cittadino –. Il tentativo è di trovare un accordo bonario con la Provincia per riuscire ad avere la proprietà della struttura. Ma non c’è stato verso: hanno sempre sostenuto di avere loro la titolarità».

La strategia. L’amministrazione comunale è davanti a un bivio: attendere l’esito del referendum e acquisire - se pur a conclusione di un processo di destrutturazione che non sarà certamente immediato - in modo del tutto gratuito la struttura; oppure avviare fin da subito un’azione legale (che non è gratis) per dimostrare che la palazzina di piazza Garibaldi è sempre stata dei sorsensi. L’amministrazione sceglie la seconda strada: attendere il risultato del referendum costituzionale programmato per il 4 dicembre. E poi si vedrà. «Se dovesse vincere il sì, con tutta probabilità le vecchie caserme in capo alle province potrebbero passare ai Comuni e quindi risolveremmo così il problema di Sorso». E se, invece, vincesse il no? «Abbiamo già interpellato i nostri legali per farci trovare pronti ad avviare un’azione contro la Provincia».

I progetti. La riacquisizione dell’ex caserma, o la conferma della titolarità del Comune, apre il discorso sull’utilizzo futuro della struttura. «Per esempio si potrebbero concentrare tutti gli uffici comunali in un unico isolato - riprende e conclude il sindaco -. La situazione dello stabile è compromessa e andrà sicuramente effettuata una riqualificazione. Ma prima di pensare a reperire i finanziamenti dobbiamo essere certi di avere l’immobile nella nostra piena disponibilità».

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