La Nuova Sardegna

Sassari

Dalla Regione arrivano i fondi per la rete di videosorveglianza

di Barbara Mastino
Dalla Regione arrivano i fondi per la rete di videosorveglianza

Le risorse messe a disposizione dell’amministrazione comunale ammontano a 120 mila euro Il progetto prevede l’installazione delle telecamere nei punti sensibili come scuole, piazze e giardini

01 novembre 2016
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OZIERI. Si prevedono tempi brevi per la realizzazione a Ozieri della rete comunale di videosorveglianza, che sarà realizzata grazie a un finanziamento regionale di 120 mila euro proveniente dal fondo per l’Agenda digitale inserito nella Programmazione Unitaria 2014-2020. Venerdì scorso la giunta comunale ha deliberato l’accettazione del fondo, il cui arrivo sarà subordinato alla stipula di una convenzione (che dovrà essere pronta entro venti giorni), e l’avvio della progettazione esecutiva dei lavori di installazione. L’altra buona notizia, come riferisce l’assessore alla Programmazione Agostino Pinna, è che la Regione prevede di consegnare il fondo nella sua interezza prima dell’inizio dei lavori, e non “a rate” seguendo gli stadi di avanzamento come avviene di solito: quindi si prevede, come detto, che i lavori procederanno spediti e che il progetto potrà essere portato a termine entro la fine dell’inverno. Il progetto già predisposto dal comune di Ozieri prevede interventi per 120 mila euro più altri 30 di fondi propri ed è frutto di una lunga riflessione iniziata nel 2013 (anno della pubblicazione del bando da parte della Regione) in un incontro tra gli amministratori, i tecnici comunali, il comandante dei vigili urbani e i vertici delle forze dell’ordine. Sentiti i pareri e le esigenze di tutti, e valutati in particolare tutti i punti critici presenti in una città nella quale l’emergenza sicurezza riguarda quasi esclusivamente atti di vandalismo ai danni di beni pubblici e privati (giardini, scuole, strutture sportive e di aggregazione), si era quindi iniziato a identificare i siti di interesse e a studiare un sistema per raccogliere e utilizzare le informazioni video raccolte dall’impianto, Da questo lavoro era quindi scaturito il progetto poi finanziato (la notizia è dello scorso aprile, ma solo ora è arrivata l’ufficialità), che prevede la realizzazione del sistema di videosorveglianza distribuito su tutto il territorio comunale e nei quartieri di San Nicola e Chilivani. Il sistema, come aveva spiegato a suo tempo l’assessore Pinna, «sarà composto da un centro di gestione, controllo e monitoraggio e da postazioni di videosorveglianza collocate in punti nevralgici della città, con impianti a tipologia fissa, mobile e stand alone. Sarà collegato inoltre con il nodo centralizzato di controllo gestito dalla Regione, che garantirà la supervisione delle reti di sicurezza. La sicurezza e il controllo preventivo di edifici pubblici e privati, parchi, musei, scuole e altri luoghi d’interesse potranno aumentare grazie all’impiego di soluzioni di network video monitoring. Particolare riguardo sarà posto nel monitoraggio delle aree adiacenti le scuole e alle aree d’interesse pubblico, maggiormente soggette ad azioni di micro-criminalità e di inciviltà urbana».

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