La Nuova Sardegna

Sassari

I barracelli vigilano a tutte le ore grazie agli occhi digitali

di Salvatore Santoni
I barracelli vigilano a tutte le ore grazie agli occhi digitali

Sennori, vandali e maleducati nel mirino delle telecamere E ogni tanto capita di scoprire qualche coppia troppo focosa

04 novembre 2016
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SENNORI. Vigilano sul paese anche quando non li si vede in giro. Dai loro monitor della sala di controllo passano al setaccio malintenzionati e furbetti del sacchetto. E non lasciano scampo. Sono i barracelli della compagnia di Sennori, guidata dal comandante Giovanni Maria Chessa, che nei giorni scorsi ha presentato all’amministrazione comunale il bilancio delle attività svolte nell’ultimo anno. Sotto la lente sono finiti vandali, cittadini che abbandonano rifiuti o che hanno violato le norme antincendio nelle campagne. E anche qualche coppietta focosa sorpresa in atti osceni negli angoli bui del paese.

Il bilancio. Il bilancio degli ultimi 12 mesi dice che i risultati più consistenti sono arrivati dall’attività di contrasto all’abbandono incontrollato dei rifiuti e le violazioni sul taglio siepi. Una girandola di sanzioni che si attestano intorno ai 50 verbali, mediamente da 200 euro l’uno. Alcuni trasgressori sono stati colti di sorpresa dai barracelli durante i pattugliamenti programmati. Molti altri grazie gli occhi elettronici del sistema di videosorveglianza, grazie alle telecamere fisse, installate nel centro urbano, e a quelle mobili, installate all’occorrenza nei punti critici. «Ne vediamo di ogni tipo - racconta il comandante Chessa -. Si va dal classico sacchetto di rifiuti gettato nel cestino stradale, fino ad arrivare a fatti più gravi come i danneggiamenti del patrimonio pubblico o lo sversamento di rifiuti in discariche abusive».

Gli occhi digitali. Il sistema di videosorveglianza conta oltre venti telecamere fisse e controllare attraverso un server e due grandi monitor installati nella sala controllo dei barracelli. «Abbiamo in dotazione anche tredici apparecchi mobili - aggiunge il comandante - che posizioniamo nei punti più critici, soprattutto dove si presenta ripetutamente la stessa problematica». Il sistema viene monitorato anche di notte. E quando i volontari sono richiesti per il servizio di pattugliamento, le registrazioni vengono visionate nei giorni successivi. Non si tralascia nulla. «Siamo molto soddisfatti dell’operato della polizia rurale - commenta il primo cittadino, Nicola Sassu - e della stretta collaborazione degli ultimi anni. Ora stiamo lavorando a predisporre un ulteriore ampliamento del sistema di videosorveglianza in modo da rendere la compagnia ancora più incisiva contro chi non rispetta le regole».

Le storie. Quando le telecamere immortalano una violazione, il trasgressore viene prima identificato e poi convocato negli uffici per la contestazione della sanzione. E le scene migliori si vedono proprio al comando dei barracelli, dove i furbetti solitamente prima negano e poi, messi davanti al monitor, si arrendono all’evidenza e alla multa. Ma gli occhi digitali, che di notte vedono come fosse giorno, spesso intercettano anche altri tipi di trasgressione. «Ci è capitato anche qualche caso di atti osceni in luogo pubblico», riprende il comandante. E come ci si comporta in quel caso? «Dal video è impossibile risalire all’età delle persone. Se abbiamo il dubbio che si tratti di minori, giriamo la segnalazione ai carabinieri per fare delle verifiche».

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