La Nuova Sardegna

Sassari

Migranti, somali ed eritrei passano la notte in piazza

Protesta pacifica di un gruppo di “rifugiati” che chiedono ospitalità nei centri Il gestore della struttura di accoglienza di via Planargia darà loro un ricovero

04 novembre 2016
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SASSARI. Hanno trascorso la notte tra mercoledì e giovedì sotto il palazzo della Prefettura in piazza d’Italia. Muniti di coperte di lana si sono sdraiati lungo il muro e hanno inscenato una protesta pacifica. Protagonisti una decina di somali ed eritrei che hanno ottenuto di recente il riconoscimento dello status di rifugiati, questo significa che sono sostanzialmente liberi cittadini, ma non possono più soggiornare all’interno del centro di prima accoglienza di via Planargia, dove erano ospitati sino a qualche giorno fa. E proprio l’impossibilità di trovare un posto dove dormire e mangiare in attesa di lasciare la Sardegna li ha spinti a manifestare sotto la Prefettura.

Il gestore della struttura di via Planargia si è interessato al loro caso. Per la sistemazione di queste persone non percepirà sovvenzioni governative ma ha dato comunque la disponibilità a fornire loro gratuitamente un ricovero sino a quando non si risolverà la situazione.

Qualche settimana fa un altro gruppo di somali – stavolta ospiti del centro di accoglienza di Li Lioni (Porto Torres) – era stato autore di una protesta sulla ex 131. Una situazione pesante durante la quale era scoppiata una rissa con un alcuni nigeriani che aveva richiesto l’intervento dei carabinieri. Alla fine dieci erano stati arrestati. Il giudice dopo l’udienza di convalida aveva deciso di separarli. Il nervosismo dei somali mascherato da disappunto per il cibo fornito dalla mensa – si era detto allora – era in realtà dovuto alla lunga attesa del permesso di soggiorno che doveva essere rilasciato loro dalla questura e con il quale avrebbero avuto la possibilità di andare via dalla Sardegna e di spostarsi nell’intero Paese.

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