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Più sicurezza con le telecamere

Più sicurezza con le telecamere

Il servizio verrà esteso anche a Bottidda, Esporlatu e Benetutti

10 novembre 2016
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BOTTIDDA. Sono tre i centri del Goceano sotto i duemila abitanti che hanno ricevuto il finanziamento per la telesorveglianza afferente al bando regionale “Le reti per la sicurezza”. Bottidda ed Esporlatu si aggiudicano 60 mila euro, mentre il Comune di Benetutti 53 mila euro. Soddisfatto il sindaco di Bottidda Daniele Cocco, che in Regione si era battuto a lungo affinché si prendesse in considerazione il problema sicurezza in questi piccoli centri assieme ai colleghi consiglieri regionali Luca Pizzuto, Eugenio Lai, Francesco Agus, Fabrizio Anedda, Emilio Usula, Augusto Cherchi, Gianmario Tendas, Piermario Manca, Cesare Moriconi, Francesco Sabatini, Gavino Manca, Roberto Desini e Pietro Cocco. Il finanziamento regionale assicura l’80 per cento della spesa totale. «I nostri piccoli comuni hanno bisogno più che mai di sicurezza. Questo sistema di telesorveglianza ci permetterà di acquisire maggiore stabilità sociale. Lo spopolamento dei nostri centri, il vandalismo e gli atti di violenza possono essere così attutiti. Rendere migliore la qualità della vita deve essere prerogativa della Regione. Inoltre, il sistema di telesorveglianza ci aiuterà a contrastare le discariche abusive e avere un maggiore controllo sugli incendi, problema che sta assumendo dimensioni drammatiche», ha dichiarato Cocco. Gli appalti per la sorveglianza saranno gestiti autonomamente dai comuni beneficiari. Il sindaco di Benetutti avvierà presto un incontro tra la sua amministrazione, il comandante della stazione dei carabinieri di Benetutti Severino Alfieri, la compagnia barracellare e la protezione civile. «Individueremo presto i punti sensibili all'interno dell'abitato in cui sistemare i dispositivi – ha spiegato il sindaco di Benetutti Enzo Cosseddu – oltre, naturalmente, gli accessi al paese». Anche il sindaco di Esporlatu Francesco Furriolu intende garantire sicurezza tenendo sotto controllo i punti nevralgici del paese, i luoghi pubblici e gli ingressi al centro abitato. «È importante far capire alla popolazione – ha commentato Furriolu – che il sistema di telesorveglianza non lederà la privacy dei nostri concittadini ma servirà da faro su azioni illecite quali atti di vandalismo e violenze».

Elena Corveddu

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