La Nuova Sardegna

Sassari

Federalberghi, raccolti 400mila euro per l’aeroporto di Alghero: ma ora non si sa che cosa farne

di Gian Mario Sias
Federalberghi, raccolti 400mila euro per l’aeroporto di Alghero: ma ora non si sa che cosa farne

L'ssemblea del Fondo alla Confcommercio: «Decideremo dopo la scadenza del bando di vendita»

12 novembre 2016
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SASSARI. «Il destino del “Fondo a sostegno del traffico aeroportuale stagione Summer 2016” è strettamente legato a quello dell’aeroporto, prima di prendere decisioni attendiamo di capire quale sarà il destino di Sogeaal e dello scalo». Il grande movimento di imprenditori, commercianti e operatori economici – che esattamente un anno fa di questi tempi aveva iniziato a interrogarsi su quale ruolo giocare nella “crisi dei cieli” del Nord Ovest Sardegna – fa melina. Nei giorni scorsi l’assemblea del Fondo promosso da Federalberghi Nord Sardegna con l’adesione di tutto il sistema delle associazioni di categoria, anche extra turistiche, si è riunita a Sassari, nella sede di Confcommercio. Non mancano idee, posizioni, volontà e proposte. Ma per ora nessuna decisione. «Aspettiamo il 28 novembre e poi diremo la nostra», è la posizione unanime assunta al termine dell’incontro. Una linea di prudenza con cui gli imprenditori scelgono di non interferire sulla già complicata situazione.

Non prima del 28 novembre, ultima data utile, salvo ulteriori proroghe, per presentare proposte di acquisizione del capitale azionario di maggioranza di Sogeaal. La privatizzazione, il suo rinvio o il suo fallimento: sono tre scenari che potranno modificare sensibilmente le scelte del sistema economico, raggruppato sotto il vessillo di un fondo che ha raccolto oltre 400mila euro. «La “Summer 2016” passa in archivio e, come previsto alla nascita dell’iniziativa, l’assemblea è chiamata a deliberare», ha spiegato ai presenti Stefano Visconti, albergatore, presidente di Federalberghi Confcommercio Nord Sardegna e promotore del fondo a supporto del traffico aereo al “Riviera del corallo”.

Per la direzione del progetto «è tempo di decidere come impiegare le somme raccolte, in aderenza allo scopo originario che ha caratterizzato l’iniziativa di cross founding, ma non possiamo non tener conto delle dinamiche che negli ultimi mesi hanno caratterizzato il processo di privatizzazione di Sogeaal». Il Fondo è nato il 14 dicembre dello scorso anno per iniziativa degli “Stati generali provinciali della ricettività”. L’iniziativa puntava in origine a raccogliere fondi per generare traffico aereo incrementale rispetto alla situazione che si era venuta a creare proprio in quei giorni con la cancellazione di quattordici destinazioni internazionali a opera di Ryanair. Pochi giorni dopo era staro aperto un conto corrente dedicato sul quale sono confluiti i versamenti, anche da parte di alcuni semplici cittadini. Alla fine dell’anno l’iniziativa, al termine degli “Stati generali dell’economia” convocati dalla Camera di Commercio di Sassari, si apre a tutte le imprese del Nord Sardegna, mentre il mese dopo Confcommercio sigla un protocollo con Sogeaal per farsi affiancare nelle interlocuzioni con le compagnie aeree. Da gennaio a maggio si dà corso alla raccolta fondi. Aderiscono in cinquecento, la maggior parte sono imprese del turistico ricettivo. Cosa fare di quei soldi si saprà solo fra qualche settimana.

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