La Nuova Sardegna

Sassari

«Pronti a pagare l’acqua: ma palazzo per palazzo»

«Pronti a pagare l’acqua: ma palazzo per palazzo»

I residenti della lottizzazione Murgia Color: «Dal 2011 proviamo a regolarizzarci» Abbanoa dal 2006 ha un credito di 350mila euro ed esiste un contatore unico

16 novembre 2016
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SASSARI. Non vedono l’ora di regolarizzare gli allacci idrici e sono i contenti che Abbanoa finalmente si sia fatta viva. I residenti delle palazzine di via Nazzari a connettersi alla rete cittadini ci avevano provato dal 2011, quando per la prima volta il gestore li aveva lasciati a secco. «Qualche settimana dopo lo slaccio – raccontano – avevamo inviato la richiesta ad Abbanoa, pagando anche gli oneri di allaccio di 140 euro. Ci era stato risposto che perché la nostra istanza venisse accettata, dovevamo prima saldare i debiti. Ma noi non siamo un condominio, non abbiamo mai avuto un amministratore, non abbiamo i contatori per conteggiare i consumi e perciò la ripartizione era concretamente impossibile». Così Abbanoa ha risposto picche, e anche i solleciti successivi di richiesta di allaccio sono stati del tutto ignorati.

Roberto Costa, della lottizzazione Murgia Color, è il sindaco ad honorem. Ne ha visto sorgere la prima pietra, è la memoria storica e ci abita dal lontano 1996. «Quando Abbanoa nel 2011 chiuse per la prima volta i rubinetti – racconta – per noi fu una sorpresa. Eravamo ancora convinti di essere allacciati al pozzo e alla cisterna. Nessuno ci aveva comunicato nulla e mai avevamo ricevuto una sola bolletta. E dopo il 2011 avremmo voluto metterci in regola, ma non ci è stato concesso. Ora il debito è lievitato, secondo i conti di Abbanoa, a 350mila euro. Saldarlo come fossimo un condominio è improponibile, perché la lottizzazione è divisa in palazzine totalmente indipendenti. Qualcuna misteriosamente nel frattempo è riuscita a farsi stata allacciare alla rete: sarei curioso di sapere quanto ha dovuto versare di pregresso e come è stato calcolato il debito. Noi tutti siamo disponibile a versare le somme dovute, ma Abbanoa deve risolvere situazione per situazione, caso per caso. Magari con dei conteggi forfettari sulla base dei metri quadrati, degli anni di permanenza e del nucleo familiare, ma non certamente accollando un conto unico, intestato a un’impresa di cui non sappiamo che fine abbia fatto, dove non è possibile ripartire i consumi. E per di più calcolato su una tariffa elevata, cioè utente industriale, e non per uso domestico». (lu.so.)

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