La Nuova Sardegna

Sassari

Storia di un “viaggio” lungo mezzo secolo

Storia di un “viaggio” lungo mezzo secolo

I primi arrivi in città negli anni ’70. Le comunità più numerose quelle dal Senegal e dalla Romania

27 novembre 2016
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SASSARI. Sembra davvero di sfogliare un libro di storia curiosando nella distribuzione geopolitica degli immigrati in città. Iniziando dalle comunità storiche, benestanti, discrete e completamente integrate. Sono quelle che, secondo gli esperti dello Sportello extracomunitari di via Zara, sono arrivati intorno alla prima metà degli anni Settanta. Sbarcati nell’Isola dall’Asia medio orientale: Iraq, Siria, Giordania, Palestina, Libano e anche Grecia. Molti di loro restano a Sassari, si sposano, concludono gli studi, entrano nel mondo delle professioni (i greci ad esempio sono tutt’ora molto presenti nella Sanità) o aprono attività commerciali.

Nella prima metà degli anni Ottanta, invece, a Sassari si registra l’arrivo di cittadini senegalesi e marocchini che arrivano in città alla ricerca di un lavoro.

I cittadini delle due nazionalità se da una parte scelgono entrambe di dedicarsi al commercio ambulante, dall’altra scelgono luoghi differenti nei quali vivere. Gli immigrati di origine marocchina preferiscono l’hinterland di Sassari e vanno a vivere in paesi come Sorso, Sennori, Ittiri e persino Ploaghe. I cittadini senegalesi, invece, scelgono il centro storico della città di Sassari e di questo ne fanno un luogo di vita e di lavoro.

Negli anni Novanta è forte l’affluenza di cittadini di nazionalità cinese ai quali seguono cittadini del Pakistan e del Bangladesh. I cinesi si caratterizzano subito per la scelta di avviare un commercio stabile: partopno dai banchetti e aprono negozi, capannoni e ristoranti. Questo fenomeno sembra accendere anche in alcuni altri uno spirito imprenditoriale: aprono negozi anche i cittadini del Bangladesh, del Marocco e del Senegal.

Negli anni più vicini a noi, fanno notare dallo Sportello di via Zara, le popolazioni protagoniste sono quelle europee. Si tratta in prevalenza di donne - le romene sono le più numerose - che arrivano in Italia alla ricerca di un lavoro, in particolare nel settore dell’assistenza familiare.

Risultato: a Sassari la comunità più numerosa è quella senegalese che a fine 2015 ha contato la presenza di 733 cittadini, seguita a ruota da quella romena (705), quindi da quella cinese (461), da quella ucraina (245) e poi marocchina (183). (g.bua)

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