Il Goceano chiede lo stato di calamità
Illorai, agricoltori e allevatori sollecitano l’intervento della Regione per i danni causati dalla siccità
ILLORAI. È arrivata dagli allevatori del Goceano riunitisi nei giorni scorsi a Illorai la richiesta alla Regione affinché sia riconosciuto lo stato di calamità naturale per i danni causati all’agricoltura dalla siccità. L’emergenza è emersa in un incontro promosso da Italia Attiva: un dibattito su tutte le tematiche che riguardano l’agricoltura e al quale hanno preso parte un centinaio di persone. A fare gli onori di casa il dirigente regionale di Italia Attiva Sardegna Titino Cau affiancato dalla coordinatrice provinciale Elena Vidili e dal coordinatore regionale Tore Piana. Relatori sui temi dell’agricoltura sono stati il tecnico agronomo Paolo Ninniri ed Enrica Pezzoni della commissione Ismea. Al centro del dibattito in primo luogo i bandi regionali e le altre forme di sostegno al comparto, a cominciare da quelle stanziate da Ismea sull’acquisto dei terreni e imprenditoria giovanile. Da tutti i presenti è emersa la lamentela della troppa burocrazia esistente per la presentazione delle domande sui PSR regionali: «A volte sembra che si vogliano fare bandi talmente complicati più per impedire la presentazione delle domande che per agevolare», ha detto il coordinatore regionale Tore Piana. Accanto a questo tema, come detto, si è parlato della siccità con la citata richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale dovuta alla siccità che ha colpito la Sardegna e il territorio del Goceano. Infine è stato evidenziato quanto la Regione sia «distante e distratta» verso il Goceano, «per non dire quasi assente», soprattutto in questo periodo caratterizzato dall’assenza di un assessore all’Agricoltura a oltre due settimane dalle dimissioni della Falchi. «Un problema causato dalle lotte interne alla maggioranza che sostiene il presidente della Regione Pigliaru», ha detto ancora Cau. (b.m.)