La Nuova Sardegna

Sassari

Il Natale accanto a chi ha perso tutto

di Gianni Bazzoni
Il Natale accanto a chi ha perso tutto

L’intervento della polizia locale nelle zone colpite dal sisma. Quasi 4 mesi di lavoro, l’ultima squadra è arrivata il 24

27 dicembre 2016
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SASSARI. L’ultimo nucleo della polizia locale di Sassari è arrivato ad Amatrice il 24 dicembre: mezzi carichi di generi alimentari e giocattoli per i bambini. Così, sul filo della continuità la solidarietà continua a crescere e la postazione rappresenta ormai un punto di riferimento prezioso nella zona colpita dal terremoto.

Pranzo fugace e poi subito al lavoro, il primo approccio per la nuova squadra è di carattere operativo. «Abbiamo scaricato i mezzi e organizzato i turni e i carichi di lavoro per i giorni seguenti». Ma il pensiero è andato subito alla notte del 24 dicembre, quello che per molti bambini è l’appuntamento con Babbo Natale, con l’omino rosso con la barba bianca che porta i doni da mettere sotto l’albero.

«Abbiamo stabilito di portare una scatola di giocattoli ancora impacchettati al cenone in modo che possano essere consegnati ai bambini presenti. L’appuntamento è nel campo della protezione civile allestito a Sommati».

All’ingresso c’è un albero di Natale luminoso, il presepe. Il Natale regala emozioni forti e consegna riflessioni che non si perdono certo in un attimo quando hai davanti gente che ha perso tutto e si aggrappa all’ultima speranza. «Certe volte scopri che anche una stretta di mano aiuta a sentirsi meno soli...».

Le procedure di accreditamento al “Coi” di Amatrice si concludono positivamente e c’è anche la comunicazione dell’orario giornaliero di lavoro: dalle 13 alle 19, a disposizione per la consegna dei beni di prima necessità. «La cena si svolge in un clima di comunità, non manca niente. E dopo il dolce un minuto di silenzio e raccoglimento per i morti di Amatrice. Un segno di attenzione per il terribile carico di vite umane che il sisma si è portato via con quella violenza che nessuno potrà mai dimenticare».

Alla fine della cena, la consegna dei doni organizzata con la collaborazione di un gruppo di genitori. «La gioia dei bambini è commovente, è una carica di buon umore che contagia e spinge fino alla mezzanotte per gli auguri».

«É bello vedere il sorriso sui volti di quei bambini, la festa del Natale apre al cuore alla speranza dopo che anche il presidente del consiglio dei ministri, in visita nel corso della mattinata, ha assicurato che gli interventi per i terremotati rappresentano la priorità».

Si fa fatica a immaginare il ritorno a una situazione di normalità, è questo lo sforzo più grande che bisogna fare. E nessuno può tirarsi indietro.

Il 25, la sveglia al mattino è uno schiaffo gelato: alle 5, quando si fa una colazione veloce al B&B “Il Casale”, e si parte, il termometro segna due gradi. Si arriva fino al caseificio di Amatrice, scambio di auguri con gli agenti della polizia stradale e cambio turno. «Appena inizia l’alba di un nuovo giorno, la sorpresa è una signora che avanza con un vassoio in mano e due caffè bollenti. L’ennesima dimostrazione di affetto di chi neppure ti conosce ma ha un grande cuore. Fieri di essere qui a dare una mano».

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