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Sassari, schianto mortale causato da un malore

Sassari, schianto mortale causato da un malore

Piero Angelo Pischedda ha avuto un’emorragia cerebrale. Oggi 3 gennaio i funerali

03 gennaio 2017
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SASSARI. È stata un’emorragia cerebrale a far perdere il controllo della Renault Clio a Piero Angelo Pischedda, il pensionato di 64 anni schiantatosi contro un muro tra via Kennedy e via Colombo venerdì scorso all’ora di pranzo.

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Lo ha accertato l’autopsia eseguita ieri mattina nell’istituto di patologia forense su disposizione della magistratura. L’uomo è morto a causa dei profondi traumi riportati nello schianto, ma l’emorragia cerebrale gli ha fatto perdere il controllo del mezzo a causa di un improvviso irrigidimento del corpo. Ieri mattina dopo l’esame autoptico il corpo è stato restituito ai familiari e stamattina alle 11 nella chiesa del Sacro Cuore verranno celebrati i funerali.

Piero Angelo Pischedda aveva perso la vita venerdì verso le 12.30 dopo lo schianto contro il muro in trachite che si trova a pochi metri dalla chiesa della Madonna del Latte Dolce.

Gli agenti della polizia locale intervenuti poco dopo l’incidente non avevano trovato nessun segno di frenata sull’asfalto.

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Una testimone oculare aveva raccontato che l’uomo aveva improvvisamente sbandato in direzione del muraglione e la sua auto proprio in quel momento invece di rallentare aveva preso velocità. Lo schianto era stato devastante. La parte anteriore della Clio si era accartocciata contro la base del muro e per l’uomo non c’era stato scampo. Sul luogo dell’incidente si erano immediatamente precipitate le figlie Letizia e Daniela che in passato avevano provato in tutti i modi a evitare che il padre di mettesse al volante viste le precarie condizioni di salute e che ora cercano di capire come sia stato possibile che all’uomo fosse stata rinnovata la patente a fine ottobre.

«Mio padre era un uomo con un’invalidità del cento per cento, non avrebbe dovuto guidare già da tempo - ha detto la figlia Letizia - e se venerdì qualcuno gli avesse impedito di salire su quella macchina non sarebbe andato incontro a questa tragica fine». (l.f.)

 

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