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Sassari

incontro a bonorva

Zelinda Roccia, mamma dei bambini di strada

Zelinda Roccia, mamma dei bambini di strada

BONORVA. Lunedì sera, nell’aula del consiglio comunale, nell’ambito delle iniziative culturali e di solidarietà previste dal calendario proposto dall’assessorato comunale alla Istruzione e Cultura,...

04 gennaio 2017
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BONORVA. Lunedì sera, nell’aula del consiglio comunale, nell’ambito delle iniziative culturali e di solidarietà previste dal calendario proposto dall’assessorato comunale alla Istruzione e Cultura, diretto da Laura Di Settimio, si è tenuto un incontro con Zelinda Roccia sul tema “Dove fiorisce il deserto: percorsi di solidarietà, mai più bambini nella strada”. La scelta è caduta su un personaggio, (che tale non vuole essere), che ha dedicato gran parte della propria esistenza alla ricerca di un sorriso da ridare ai tanti bambini nicaraguensi, abbandonati ai margini di una società tormentata ed avvilita da guerre intestine, alimentate da forze rivoluzionarie e governative che proprio fra i minori cercavano e trovavano gli inconsapevoli attori di una strage delle coscienze, di azioni di belligeranza senza soluzione e di un degrado sociale in continua ascesa.

Una situazione tremenda che Zelinda Roccia (premio Terzani 2013 per le Culture di Pace) , come ha raccontato al pubblico fra il quale erano presenti anche tanti ragazzi delle scuole medie, trovò quando trent’anni fa, spinta da un’irrefrenabile voglia di conoscere la realtà di quel paese, si recò in Nicaragua e precisamente a Managua. Fu un incontro terribile con una verità che aveva le vesti sporche e stracciate di tanti bambini piccolissimi abbandonati per strada che dormivano all’interno di grossi copertoni di camion abbandonati ai margini di un tracciato tortuoso, invaso da polvere e fango, e si nutrivano con la frutta, spesso anche marcia, che cadeva dagli alberi. Erano i più piccoli fra i numerosi ragazzini che sopravvivevano procurandosi il cibo con atti di piccola delinquenza, furti, scippi, minacce e reagivano violentemente con il lancio di pietre ad ogni tentativo di conciliazione.

Zelinda, con il suo racconto ha tenuto il pubblico con il fiato sospeso e illustrato una situazione di disagio che colpisce violentemente i più piccoli abitanti del Nicaragua, così come di altre parti del mondo, abbandonati a se stessi e costretti, per continuare a vivere, a impadronirsi ben presto delle “regole della strada”. Nel 1991, con pregevole sensibilità umana e sociale, ha deciso di lasciare l’isola dove è cresciuta, si è laureata e insegnato, e Tonara, per tornare in Nicaragua e dedicarsi totalmente al recupero dei tanti bambini abbandonati nelle strade. Ha elaborato un progetto, che da allora dirige con grande passione, che ha voluto chiamare “Los Quinchos”. Il progetto, grazie all’intervento di tanti benefattori, è cresciuto e andato avanti e finora è servito a recuperare e istruire oltre diecimila bambini che hanno trovato, oltre il sorriso, tanta energia per vivere utilmente in una società martoriata da tanti problemi. Si può seguire la strada percorsa dai bambini e, volendo, aiutarli collegandosi al sito www.losquinchos.it.

Emidio Muroni

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