La Nuova Sardegna

Sassari

Videosorveglianza l’impianto al porto lo paga la Grimaldi

di Gavino Masia

La compagnia di navigazione investe risorse nella sicurezza La proposta già accolta da Capitaneria e Autorità portuale

19 gennaio 2017
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PORTO TORRES. Sarà il gruppo Grimaldi Lines a finanziare l’installazione degli impianti di videosorveglianza all’interno della scalo marittimo turritano. La notizia ufficiale è arrivata martedì mattina dall’amministratore delegato di Grimaldi Sardegna, Eugenio Cossu, che durante la presentazione della nuova linea merci Porto Torres-Savona ha confermato l’intenzione della compagnia napoletana di dotare le varie aree portuali di un nuovo sistema di controllo efficiente e sicuro. Dopo l’abbandono continuato e indiscriminato di rifiuti tossici e nocivi sulle banchine dove ormeggiano i pescherecci dello strascico e all’ingresso del porto turistico - come oli esausti, batterie senza contenitori adeguati (come prevede la legge) e ferraglia di tutti i tipi -, il comandante della Capitaneria di porto aveva convocato tutti gli operatori portuali per mettere in evidenza la situazione critica esistente all’interno dello scalo e per sentire eventuali proposte sulla risoluzione del problema. «Il rappresentante del gruppo Grimaldi ha alzato la mano dichiarandosi disponibile a finanziare un sistema di videosorveglianza fatto come si deve – ricorda il comandante della Capitaneria Paolo Bianca –, anche perché ritorna utile per il controllo dei semirimorchi e per la stessa nave all’interno del porto industriale». Il sistema delle telecamere attualmente in porto è obsoleto e l’eventuale intervento di manutenzione richiederebbe paradossalmente una spesa superiore rispetto ad un nuovo acquisto. Per questo motivo, considerando che la burocrazia per le gare di acquisto degli Enti pubblici sono piuttosto lunghe, il commissario della Port Authority ha espresso soddisfazione per lo “sponsor” Grimaldi in attesa di trovare una soluzione definitiva. La stessa Autorità portuale del Nord Sardegna nei mesi scorsi aveva deciso di rivolgersi all’Autorità giudiziaria per porre fine all’abbandono di rifiuti speciali nella banchina del porto commerciale. Questo per il persistere dell’atteggiamento da parte di pochi incivili che considerano il porto alla stregua di una discarica a cielo aperto, abbandonando spazzatura e rifiuti pericolosi in prossimità degli ormeggi dei pescherecci.

«Le telecamere verranno installate in punti strategici – aggiunge il capitano Bianca – e precisamente nella zona vicino ai pescherecci dello strascico (dove scaricano abusivamente i rifiuti speciali) e all’interno del porto turistico, per non rischiare, nelle more della concessione della struttura portuale, di creare un’altra micro discarica nel piazzale di ingresso. La terza telecamera dovrà essere installata nel molo industriale, dove ci sono i mezzi gommati che dovranno imbarcare sulla nave cargo».

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