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Sassari

Sassari, il Comune rottama le cartelle dei tributi

Sassari, il Comune rottama le cartelle dei tributi

I debitori di Ici, Imu, Tia, Tares e Tari dal 2000 al 2015 potranno saldare evitando di pagare le sanzioni accumulate

26 gennaio 2017
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SASSARI. Al via la rottamazione delle cartelle Equitalia. Da ieri anche a Sassari i debitori nei riguardi del Comune per Ici, Imu, Tia, Tares e Tari non pagate dal 2000 al 2015, potranno estinguere il debito senza corrispondere le sanzioni.

Lo stabilisce il regolamento approvato all'unanimità dal consiglio comunale che recepisce quanto stabilito dal decreto legge sulle Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili (d.l. 193 del 2016) convertito nella legge numero 225 il primo dicembre 2016. A presentarlo nell'assemblea civica è stato l'assessore ai Tributi Alessio Marras.

«Il cittadino debitore manifesta con una dichiarazione la volontà di servirsi dell'agevolazione – ha spiegato l'assessore ai Tributi – quindi il soggetto che si occupa della riscossione comunica ai debitori che hanno presentato la dichiarazione l'importo delle somme dovute quindi le rate e la loro scadenza. I cittadini debitori potranno così eliminare il debito senza dover versare le sanzioni».

Dalla definizione agevolata sono escluse le sanzioni diverse da quelle previste per violazioni tributarie, mentre per quelle amministrative per violazione del Codice della strada la definizione agevolata comporta l'esclusione degli interessi moratori e della maggiorazione di un decimo per ogni semestre.

È stato poi l'assessore a far sapere che il Settore Tributi ed Entrate del Comune, dal 2014 a dicembre 2016, ha inviato atti di ingiunzione per Ici, Imu, Tia e Tari non pagate per un importo di quasi 4 milioni di euro. Con l'approvazione del regolamento, i debitori non pagheranno sanzioni per un itotale complessivo di circa un milione e 372 mila euro.

Il regolamento, all'articolo 2, stabilisce che i debitori potranno estinguere il loro debito con il versamento delle «somme ingiunte a titolo di capitale e interessi, quindi le spese relative alla riscossione coattiva, le spese relative alla notifica dell'ingiunzione di pagamento e le spese relative alle eventuali procedure cautelari o esecutive sostenute» dall'amministrazione.

Il documento approvato, poi, definisce l'istanza di adesione alla definizione agevolata che dovrà essere presentata entro il 2 maggio di quest’anno (articolo 3).

Nel caso di accoglimento dell'istanza, al debitore sarà comunicato l'ammontare complessivo delle somme dovute ai fini della definizione, le modalità di pagamento, l'importo delle singole rate, il giorno e il mese di scadenza delle rate (articolo 4).

Un passaggio interessante del regolamento è contenuto nell’articolo 5 dove si stabilisce che l'adesione alla definizione agevolata può essere esercitata anche dai debitori che hanno già pagato parzialmente le somme dovute relativamente alle ingiunzioni di pagamento, purché rispetto ai piani rateali già esistenti risultino essere adempiuti i versamenti sino al 31 gennaio 2017.

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