La Nuova Sardegna

Sassari

Città invasa dai rifiuti per lo sciopero al servizio di raccolta

di Gavino Masia
Città invasa dai rifiuti per lo sciopero al servizio di raccolta

In pochi hanno risposto all’invito di tenere i sacchetti a casa I sindacati: «Nuove azioni di lotta se non saremo ascoltati»

29 gennaio 2017
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PORTO TORRES. L’invito rivolto ieri mattina alla cittadinanza a ritirare i rifiuti da conferire all’interno delle proprie abitazioni non è andato a buon fine (forse si poteva ricorrere a una comunicazione più incisiva, magari la classica auto con altoparlanti): buste e contenitori di umido e indifferenziato sono stati ammucchiati lungo i marciapiedi di diversi quartieri. Davvero un brutto spettacolo che durerà fino a domani. La giornata di sciopero proclamata dalle organizzazioni sindacali ha creato disagio alle utenze cittadine, che dovranno ora aspettare domani per esporre i rifiuti il cui ritiro è previsto dalle 21 di domenica sino alle 6 di lunedì. Per il servizio di raccolta di martedì 31 gennaio, invece, i rifiuti dovranno essere esposti dalle 21 di lunedì sino alle 6 di martedì.

«Come sindacati siamo enormemente soddisfatti per la grande adesione dei lavoratori del cantiere allo sciopero – dicono le segreterie territoriali della Fp-Cgil, Fit Cisl e Fiadel – e nel contempo dispiaciuti per il disagio creato alla cittadinanza: siamo però consapevoli della vicinanza della popolazione ad una vertenza che è fatta soprattutto per migliorare la qualità di un servizio che, allo stato attuale, è scadente».

Ieri non è stata dunque garantita la raccolta dell’umido e dell’indifferenziato, mentre il ritiro si è svolto nelle utenze scolastiche, mense pubbliche e private di enti assistenziali, guardia medica, case di cura, ospizi, centri di accoglienza e caserme. Non è stato garantito neanche il funzionamento dell'ecocentro di via Fontana Vecchia, proprio perché il personale ha deciso di aderire allo sciopero indetto dalle tre organizzazioni sindacali.

L’astensione al lavoro di ieri è la prima iniziativa per rispondere alla mancata applicazione degli accordi sulla nascita della società consortile, ma a quanto pare sono previste altre azioni se le due aziende (Ambiente 2.0 e Asa) non raggiungono l’accordo e firmano lo statuto davanti al notaio. «Ci auguriamo adesso di essere convocati immediatamente dalle aziende che gestiscono l’appalto dei rifiuti e dall’amministrazione comunale – aggiungono i sindacati –, per risolvere finalmente le problematiche relative alla consortile. In caso contrario saremmo costretti alla proclamazione di due giornate consecutive di sciopero».

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