La Nuova Sardegna

SASSARI. Si arricchisce l’offerta formativa del Liceo Scientifico Spano e per l’anno scolastico 2016/17 la novità più interessante è rappresentata dal “liceo matematico”. Si tratta di un corso con impianto curricolare identico all’indirizzo tradizionale - stesse discipline con identico numero di ore settimanali - ma con due ore settimanali in più, una di matematica e una fisica, fin dal primo anno. Nel biennio tutte le attività si svolgeranno al mattino, nel triennio ci sarà un rientro di due ore al pomeriggio per attività laboratoriali di matematica o fisica.

Si tratta di un corso che si rivolge a ragazze e ragazzi con la passione per la matematica, dotati di quel tipo di intelligenza che nei percorsi tradizionali non sempre trova spazio per esprimersi al meglio.

«Abbiamo rilevato questo bisogno considerando l’elevato e crescente numero di studentesse e studenti che partecipano al Progetto Olimpiadi della Matematica – hanno spiegato allo Spano – e che sono disposti a tornare a scuola per 2 o 3 pomeriggi alla settimana, compresi i periodi delle vacanze natalizie ed estive, per frequentare i laboratori di problem solving ed allenarsi alle gare, locali, regionali, nazionali. Contrariamente a quanto si pensi, ed in contrasto con i dati Ocse Pisa ed Invalsi che evidenziano criticità nelle competenze matematiche da parte degli studenti italiani, l’intelligenza logico-matematica è diffusa e chi la possiede si diverte ad esercitarla in contesti di apprendimento idonei, che lo Spano si sente in grado di offrire». Il programma di matematica e fisica del quinquennio tratterà gli stessi argomenti degli altri indirizzi e la seconda prova scritta dell'esame di maturità sarà la stessa, ma la metodologia e l'approccio saranno diversi e consentiranno approfondimenti ed esercitazioni di laboratorio.

Sono previsti stage di matematica e fisica con docenti universitari attraverso la stipula di convenzioni con gli Atenei. Il Liceo Matematico dello Spano non necessita di autorizzazione da parte del Ministero «perché non richiede risorse aggiuntive ma sfrutta l'organico di potenziamento assegnato alla scuola dallo scorso anno scolastico».