La Nuova Sardegna

Sassari

Porto, iniziato il ritiro dei rifiuti

di Gavino Masia
Porto, iniziato il ritiro dei rifiuti

Nasce l’alleanza fra Capitaneria, Authority e Comune per evitare che lo scalo diventi una discarica

04 febbraio 2017
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PORTO TORRES. È cominciata ieri mattina la pulizia e lo spazzamento delle aree portuali per l’ennesima bonifica dei rifiuti ingombranti e pericolosi che invadono quella parte del porto commerciale, nel tratto più vicino alla cinta urbana. L’Autorità portuale del nord Sardegna ha affidato i lavori agli operai della Cosir, società che si è aggiudicata l’appalto, sotto la stretta sorveglianza degli uomini della capitaneria di porto, che si concluderanno lunedì con il trasporto finale di tutti i rifiuti raccolti dalle varie zone. Si tratta principalmente di diversi quintali di fusti e bidoni di olii esausti e reti da pesca, inventario che ieri è stato ben smistato e differenziato in base ai codici di smaltimento, e dal quale è molto facile risalire ai produttori. La banchina dove ormeggiano i pescherecci dello strascico è infatti colma di questo tipo di rifiuti, che ammorbano l’aria e durante le giornate di pioggia parte del liquido si riversa in mare causando un danno ambientale.

A questo tipo di spazzatura si sono aggiunti anche frigoriferi, pneumatici e cavi in acciaio che, sicuramente, alcuni cittadini preferiscono scaricare in porto (soprattutto nel piazzale davanti al molo turistico) trasformando quel biglietto da visita importante che è lo scalo cittadino in un quadro desolante. «Per cercare di mantenere pulita l’area – assicura la dirigenza dell’Authority –, con notevole esborso di denaro (che poteva essere destinato ad altri tipi di intervento), provvederemo a far ripulire l’area da rifiuti ingombranti con maggiore frequenza: questo, sia ben chiaro, non autorizzerà coloro i quali fruiscono del porto quotidianamente ad abbandonare la spazzatura a proprio piacimento, sicuri del fatto che qualcuno, tanto, pulirà. Come già annunciato, tale servizio sarà affiancato da un incremento dei controlli anche da parte dell’Autorità marittima e dall’installazione, a breve, di una telecamera di videosorveglianza che consentirà di individuare i responsabili e denunciarli alle autorità competenti».

Dei rifiuti presenti nell’area portuale la stessa Port Authority ha interessato i carabinieri del Noe e il commissario straordinario Pietro Preziosi ha già dato disposizioni per un ulteriore giro di vite contro il fenomeno, chiedendo maggior senso di responsabilità ai cittadini di Porto Torres e ai fruitori delle banchine di ricorrere autonomamente, come previsto dai regolamenti, alle società specializzate per lo smaltimento del materiale proveniente dalle imbarcazioni. Il problema è che diverse persone hanno scambiato il porto, il cui ruolo per l’economia locale è sicuramente strategico, per una discarica da alimentare, magari, nelle ore notturne quando non c’è nessuno in giro. L’ultima novità è che l’Autorità portuale ha avviato un percorso per mettere in piedi un’azione sinergica con il Comune, per rafforzare la lotta contro questo fenomeno, e alla proposta l’amministrazione comunale ha dato piena disponibilità, in un’ottica di proficua ed efficace collaborazione istituzionale a vantaggio della città e del suo porto.

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