La Nuova Sardegna

Sassari

Ozieri, soldi per far riavere la patente di guida: agente condannato

di Nadia Cossu
Ozieri, soldi per far riavere la patente di guida: agente condannato

Truffa, un anno e 4 mesi a un poliziotto della Stradale. All’automobilista ubriaco: "Paga 700 euro e ti sarà restituita"

11 febbraio 2017
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OZIERI. Aveva fermato un automobilista a un posto di blocco e lo aveva sottoposto alla prova dell’etilometro. Il risultato non lasciava spazio a dubbi: guida in stato di ebbrezza. E, di conseguenza, multa e ritiro della patente.

Ma il poliziotto della stradale Luigi Lorenzo Soggia, 47 anni, (in servizio nel distaccamento di Ozieri) a quanto pare aveva la soluzione in tasca: «Ho degli amici che possono risolvere il problema e farle riavere la patente in tempi brevi». A un prezzo però: 700 euro. Che lui ha pagato ma senza, ovviamente, riavere la patente come invece gli era stato assicurato. Ed ecco il reato di truffa aggravata che è costato al poliziotto (assistito dall’avvocato Pasqualino Federici) una condanna a un anno e 4 mesi.

In realtà gli episodi contestati sono due e per il secondo – che ha come vittima un altro automobilista – si ipotizza la tentata concussione. Solo che il giudice, per questo capo, ha disposto lo stralcio chiedendo un’integrazione di prove e il processo è stato rinviato al 12 aprile.

Come si sia arrivati alla denuncia dell’agente ha davvero dell’incredibile. Soggia aveva infatti lasciato il suo numero al primo automobilista. Un contatto che doveva servire a fissare l’appuntamento per la consegna del denaro. Solo che il signore aveva sbagliato una cifra del numero di telefono finendo per parlare con un altro agente di polizia (i cellulari delle forze dell’ordine hanno il medesimo prefisso e una scansione di numeri molto simile). Quest’ultimo, a conoscenza di un’indagine a carico del collega, lo aveva fatto parlare e l’uomo (che nel frattempo è deceduto) aveva denunciato Soggia. Il fratello della vittima si è costituito parte civile con l’avvocato Costanzo Foddai.

Per quanto riguarda la tentata concussione, invece, l’episodio è diverso dal precedente perché in quel caso Soggia avrebbe detto all’automobilista (anche lui in stato di ebbrezza): «Ti propongo un affare: mi dai 500 euro e con la patente sei a posto». Ma l’uomo, indignato, aveva rifiutato e quando qualche giorno dopo aveva letto sul giornale che lo stesso poliziotto era stato arrestato (per il precedente caso) si era deciso a denunciarlo. Nel processo anche lui è parte civile con l’avvocato Patrizia Marcori. Il pm Emanuela Greco ha chiesto 3 anni e mezzo di reclusione.

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