La Nuova Sardegna

Sassari

«Mia figlia disabile grave ora ha meno assistenza»

«Mia figlia disabile grave ora ha meno assistenza»

Sassari, lo sfogo di una madre dopo i tagli al sostegno durante le ore di lezione. Dettori (Cgil-Fp): basta con la riduzione del servizio già penalizzato in passato

22 febbraio 2017
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SASSARI. Quattro anni, completamente cieca e con gravi patologie. Una decina di giorni fa la bambina, che frequenta la scuola dell’infanzia, non aveva al suo fianco l’assistente educativa alla quale era stato ridotto l’orario. E si era dovuta assentare anche l’insegnante di sostegno. «Per fortuna mia figlia ha delle splendide maestre che l’hanno aiutata in quell’ora di vuoto», racconta la madre. «Ma che fatica – aggiunge – doversi scontrare con questi problemi, quando la mia piccola, come tanti altri bambini disabili, è titolare di un diritto sancito dalla legge. E così noi famiglie ci sentiamo abbandonate: mia figlia aveva 25 ore di assistenza settimanale, ora ne avrà 22».

È uno dei tanti sfoghi di genitori, anche di handicappati gravi, che dal primo febbraio stanno facendo i conti con la diminuzione dell’assistenza scolastica. «Già due anni fa c’era stata una riduzione del servizio del trenta per cento, ora a metà anno scolastico si procede a una nuova sforbiciata che penalizzerà alunni, famiglie e lavoratori». E interviene anche la Cgil Funzione pubblica sul caso dei tagli all’assistenza scolastica per i disabili. Il segretario Paolo Dettori rileva che così «si mette a rischio la qualità del servizio, secondo logiche che non tengono conto della situazione di centinaia di bambini e ragazzi ai quali deve essere assicurato il diritto allo studio».

Per la Cgil «l’assessore Monica Spanedda non può affermare che non ci sono stati tagli perché è un’affermazione che cozza con la realtà: l’attività di assistenti ed educatori ha già subito in alcune scuole e in altre lo subirà, un ridimensionamento pericoloso».

Nell’assistenza scolastica lavorano una ottantina di figure professionali. Considerato che ogni scuola ha perso una ventina di ore alla settimana, si apre anche un problema di ordine lavorativo. Significa che il taglio riguarda almeno un operatorie per istituto scolastico.

Le famiglie degli studenti disabili intanto si stanno trovando a gestire l’emergenza. «All’inizio dell’anno le cose avevano funzionato – dice Ciro Cau, vicepresidente dell’Associazione genitori soggetti autistici (Angsa) –, ma perché non siamo stati informati che a causa del ritardo nella nomina degli insegnanti e di un maggiore utilizzo delle figure di sostegno, sarebbero sorti problemi? Magari, sapendolo per tempo ce ne saremmo fatti una ragione».

Intanto sono ufficiali le dimissioni della presidente dell’Angsa, Giovanna Tuffu, dalla commissione disabilità comunale. Il caso dell’assistenza ai disabili è stato anche oggetto nel corso dell’ultimo consiglio comunale di una segnalazione da parte della consigliera Pd Carla Fundoni. (p.f.)

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