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Sassari

Il Comune di Sorso non ha soldi: madre sospende le cure ai figli autistici

di Salvatore Santoni
Il Comune di Sorso non ha soldi: madre sospende le cure ai figli autistici

Bloccata l’erogazione dei finanziamenti della legge 20. La donna: «Ho un debito di 4mila euro con i terapisti»

25 febbraio 2017
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SORSO. Quando Stefania guarda i suoi due figlioletti si sente in colpa. È frustrata e impotente. Ha appena chiuso la telefonata con il centro di riabilitazione per decidere quello che nessuna mamma vorrebbe mai dover decidere. Ha appena interrotto le terapie per Matteo e Lucia. Loro sono autistici e fino a pochi giorni fa venivano seguiti da un’equipe di specialisti in una struttura del Sassarese.

Il Comune di Sorso, che eroga alla famiglia i contributi previsti dalla legge regionale 20, è in forte ritardo con i pagamenti. E mentre le fatture del centro di riabilitazione si accumulavano, l’unica soluzione che rimasta è stata lasciare i bambini a casa e lanciare un appello: «Il Comune faccia qualcosa per i miei bambini».

Ai servizi sociali le hanno detto che in cassa c’è rimasto poco è l’unica soluzione è avere un poco di pazienza. «Lo dicano ai miei bambini – spiega la mamma –. Abbiamo sospeso le terapie perché il debito maturato con il centro di riabilitazione è arrivato a circa 4mila euro».

I due beneficiavano di un piano di lavoro semestrale da 78 ore che prevede terapie di tipo cognitivo comportamentale. Il sostegno educativo e le attività di coordinamento. Il tutto seguito da un’equipe di psicopedagogisti con attività anche fuori dal centro. L’ultima liquidazione dei contributi da parte del Comune è arrivata nel mese di novembre del 2016, riferita al bimestre precedente.

Poi il black-out contabile. «Non abbiamo soldi a sufficienza per pagare di tasca – continua Stefania – e quindi quei fondi della legge 20 sono indispensabili per continuare a mandare i miei figli a fare le terapie. Tra l’altro si tratta di fondi che la Regione stanzia per noi e non capisco per quale motivo il Comune continua a non pagare».

Ora il rischio è tutto a carico dei due piccoli. Le ore di lavoro investito a fare progressi potrebbero essere vanificate dallo stop forzato delle terapie. Un problema che oggi riguarda Stefania e suoi figli, ma domani potrebbe toccare anche ad altri. Soprattutto a chi non ha la capacità di sostenere lo sforzo economico di aspettare il Comune.

Sì, perché per quanto riguarda la legge regionale 20, quella che destina un aiuto per le persone con disturbo mentale, il Comune è in arretrato per le mensilità di novembre e dicembre del 2016. Altro discorso per le mensilità di gennaio e febbraio del 2017. Tecnicamente c’è da attendere lo stanziamento regionale, ma altri Comuni si sono portati avanti col lavoro anticipando con fondi di cassa le provvidenze per i loro utenti.

«Al centro di riabilitazione – riprende la mamma sorsense – mi hanno detto che i pagamenti arretrati sono un problema che hanno soltanto con Sorso perché gli altri Comuni hanno saldato le fatture».

I problemi a Sorso si registrano anche sul fronte della legge regionale 162/98, i piani personalizzati a favore delle persone con gravi disabilità, che hanno accumulato arretrati per il mese di gennaio del 2017 e pare che ci siano anche da ricontrollare alcune situazione sulle liquidazioni del mese di dicembre del 2016.

La situazione dei servizi sociali, già calda per via di una serie di indagini in corso da parte dell’autorità giudiziaria, è diventata critica nelle scorse settimane, quando il Comune ha interrotto bruscamente il rapporto con la coop Andalas de Amistade, che negli ultimi anni ha gestito il servizio sociale professionale: assistenti sociali e altre figure professionali che ora stanno scarseggiando all’interno dell’ente comunale.

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