La Nuova Sardegna

Sassari

Tra migranti e anziani sboccia l’accoglienza

di Luigi Soriga
Tra migranti e anziani sboccia l’accoglienza

Progetto di integrazione a Casa Serena: otto immigrati da due settimane curano il giardino

01 marzo 2017
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SASSARI. C’è un bello scambio generazione, e con alcuni nonnetti il rapporto di affetto lo si coglie a prima vista: «Avvicinati mascì, dammi un bacio». E un marcantonio di un metro e novanta, proveniente dal Senegal, si china e stampa uno smack a schiocco sulla guancia del vecchietto. Se è vero il luogo comune che gli anziani sono i più inclini al razzismo e i meno propensi ad accettare il diverso, allora il progetto di inclusione promosso a Casa Serena funziona davvero. Gli otto migranti ospitati nei centri di accoglienza cittadini sono entrati in punta di piedi, con la loro timidezza e le loro 10 parole di italiano e, con molto rispetto e tanta educazione, si sono messi a disposizione per sistemare il parco che circonda la struttura di via Pasubio. Alcuni hanno un titolo di studio, chi una laurea e quasi tutti hanno affrontato un percorso che, nella loro terra di origine, li ha portati a lavorare la terra.

«È il nostro modo per ringraziare l’Italia – dicono – vi siamo grati per questa vita e questa occasione. Viva Italia, Italia numero 1». Stanno potando piante, ripulendo i sentieri e le siepi quindi, aggiustando alcune panchine ormai malandate. In due settimane hanno trasformato una giungla in un parco ben pettinato. Senza chiedere niente in cambio se non un buon pranzo e qualche pacca sulla spalla. Alcuni pensionati di Casa Serena, soprattutto quelli col pollice verde, hanno fatto squadra seguendo molto da vicino le operazioni di giardinaggio.

«Sono proprio dei bravi ragazzi – dice un anziano – sono precisi e hanno grande senso di responsabilità».

Il progetto di integrazione nasce da un'idea condivisa tra l'assessorato alle Politiche sociali del Comune di Sassari e la cooperativa sociale Sdp Servizi che si occupa di gestire i centri di accoglienza in città. L'iniziativa è stata presentata ieri mattina dall'assessora alle Politiche sociali Monica Spanedda, dall'assessore all'Ambiente Fabio Pinna, dalla responsabile della struttura Barbara Fozza, dalla referente per la Sdp Servizi Angela Laconi e dal presidente della consulta comunale degli immigrati Carlos Cardini.

I giovani sono stati selezionati dai gestori del centro, «ma molti di più avrebbero voluto partecipare al progetto». Si tratta di ragazzi in attesa di una risposta da parte della commissione territoriale per i migranti di Cagliari in relazione al riconoscimento di protezione internazionale in Italia.

Per tutti loro il progetto diventa anche un'occasione per fare esperienza, magari anche un'opportunità per “saggiare” il mercato e creare una cooperativa di servizi che si dedichi agli orti sociali.

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