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Campagna amica, tutti con il Circo Massimo

Campagna amica, tutti con il Circo Massimo

Prosegue la raccolta firme all’Emiciclo contro la chiusura del mercatino romano

04 marzo 2017
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SASSARI. Proseguirà anche oggi all’Emiciclo la raccolta firme della petizione a sostegno del mercato di Campagna Amica del Circo Massimo di Roma chiuso per burocrazia dal Comune capitolino. Le firme raccolte sono già circa mille. Oggi all’Emiciclo sarà presente anche Gigi Camedda storico componente dei Tazenda, e assiduo frequentatore dei mercati di Campagna Amica. In tutta Italia invece sono state raccolte 50mila firme anche attraverso la petizione su change.org #ilmercatononsitocca.

Durante la mattinata si raccoglieranno anche le firme per sostenere il riconoscimento della pizza italiana come patrimonio culturale immateriale dell’Unesco e si potranno degustare le fritelle offerte dell’agrimercato.

«I nostri mercati - spiega il presidente di Coldiretti Sassari Battista Cualbu - sono sinonimo di agricoltura sostenibile, di filiera corta, cibo a km0. Sono un patrimonio di tutta la comunità, un luogo in cui non solo compri sicuro ma dove conosci anche la storia e la cultura e l’identità del nostro territorio, dove dai un volto al produttore di ciò che mangi. E la grande solidarietà che stanno esprimendo in questi giorni i sardi firmando la petizione per difendere il mercato del Circo Massimo di Roma stanno a dimostrarlo».

«La vendita diretta si deve implementare e non diminuire - afferma il direttore di Coldiretti Sassari Ermanno Mazzetti -. Sono luoghi fondamentali di scambio, di socialità, dove si crea economia locale. Inoltre hanno anche un valore didattico per i bambini e non solo: scoprono prodotti spesso prodotti sconosciuti, locali e di stagione. Per questo - è l’appello - invitiamo le tantissime persone che ogni sabato vengono all'Emiciclo ad avvicinarsi al gazebo istituzionale e firmare la petizione sia per il mercato che per la pizza patrimonio dell’Unesco».

Da un’indagine Campagna Amica su dati Ipr marketing emerge che negli ultimi 5 anni c'è stato un aumento record del 55%, più di 4 italiani su 10 nel 2016 hanno fatto la spesa dal contadino nei cosiddetti mercati degli agricoltori. Dato in netta controtendenza rispetto al calo dei consumi alimentari.

Si assiste ad una polarizzazione dei consumi con 1 italiano su 4 (24%) che con la crisi per risparmiare acquista solo i prodotti a prezzo più basso come conferma il boom dei discount alimentari mentre all'opposto per molti il cibo ha ormai un alto valore simbolico, perché incarna l’identità e promuove la distintività e nella sua scelta entrano in gioco anche valori etici e sociali.

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