La Nuova Sardegna

Sassari

Bonorva rinnova il fascino delle pariglie equestri

di Emidio Muroni
Bonorva rinnova il fascino delle pariglie equestri

Ieri “S’asone ’e carrasegare” ha salutato il sindaco e dato il via alle evoluzioni Questa mattina si riprende alle 10,30 con la corsa singola a “S'Ischiglia”

05 marzo 2017
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BONORVA. Ieri mattina, alle 10, “S’asone ’e carrasegare”, Giuseppe Porcheddu, a fianco del suo cavallo ricoperto da un mantello dai colori verdi e blu, con la riproduzione dello stemma del Comune di Bonorva, portato a mano dal padre, Tino Porcheddu, noto Mazzini, e seguito dal consiglio d'amministrazione dell’Associazione S’Ischiglia, dai trombettieri, sbandieratori, costumi e da tutti i cavalieri, ha aperto un corteo che si è fermato all’ingresso del palazzo municipale dove, con una cerimonia semplice e suggestiva, ha consegnato al sindaco la mantella del proprio cavallo e chiesto l’autorizzazione a dare inizio alla manifestazione delle “Pariglias Bonorvesas”.

Con la riconsegna dello spadino, ha avuto dal sindaco, Massimo D’Agostino, l’incarico di guidare le pariglie nella discesa lungo il Corso Umberto I.

Subito dopo è iniziata la sfilata di presentazione, con la partecipazione dei tamburini e trombettieri della Sartiglia di Oristano, degli sbandieratori e musici della città dei candelieri, dei gruppi in costume Sas Bonorvesas, i gruppi folk di Bonorva, Ittiri e Budduso, dei componenti il coro “Paulicu Mossa”, di Bonorva, e dei cavalieri. Quindi “S’asone”, affiancato dalle scorte, Salvatore Angius e Joseph Faedda, ha dato il via alle pariglie con la prima discesa ed ha così rafforzato un piacevole anello di congiunzione con la tradizione, sublimata dalle indimenticabili e stupende gare di destrezza che, fin dai primi anni quaranta, per oltre trent’anni, hanno visto protagonisti i giovani cavalieri locali che oggi hanno trovato dei degni sostituti nei nuovi validi fantini e le hanno riproposte nella pista originale di Corso Umberto I.

Il capocorsa, Giuseppe Porcheddu, “Su Asone de Carrasegare”, ha saputo rappresentare la tradizionale figura del responsabile del governo dei cavalli e del comportamento degli addetti nel periodo della trebbiatura. I cavalieri hanno seguito le sue disposizioni, eseguito le discese in modo perfetto e riservato grandi emozioni con l’esecuzione, in simbiosi con i propri cavalli, di diverse figure acrobatiche che ne hanno esaltato le doti atletiche, il coraggio e la bravura.

Al termine della prima giornata di discesa l'associazione S’ischiglia e S’asone hanno offerto a tutti i presenti un rinfresco. La manifestazione riprenderà stamani alle 10.30, per la seconda giornata e terminerà con la corsa singola a “S’Ischiglia”, una piccola riproduzione della bardatura che protegge il petto del cavallo, collocata in alto sul percorso, che dovrà essere infilzata dal cavaliere in corsa.

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