La Nuova Sardegna

Sassari

Comune, torna la tensione dentro la maggioranza

di Giovanni Bua
Comune, torna la tensione dentro la maggioranza

Gli assetti regionali complicano ulteriormente le cose nel partito democratico Lunedì si nominano i nuovi presidenti di commissione ma l’accordo non c’è

11 marzo 2017
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SASSARI. Un po’ è stata la nomina di Simone Campus come assessore. Con parte della maggioranza che voleva che il sindaco tenesse le deleghe lasciate libere dal dimissionario Alessio Marras fino all’approvazione del bilancio la prima settimana di aprile, per poi discutere di eventuali nuovi equilibri. E Sanna che invece, come annunciato, ha tirato dritto per la sua strada, nominando un fedelissimo e facendone entrare un’altra (Maria Francesca Fantato) in aula.

Un po’ sono le sirene cagliaritane, con il congresso regionale del Pd che tiene tutti col fiato sospeso, e lo schieramento dell’area Cabras-Fadda con la candidatura a segretario di Franco Luigi Cucca che rimescola per l’ennesima volta le carte anche a livello cittadino.

Un po’ è il refresh delle commissioni consiliari, con le presidenze che scadranno oggi e le nomine in programma lunedì, con le sette commissioni convocate a mezz’ora di distanza una dell’altra in una mattinata che si annuncia tutt’altro che noiosa. Nomine su cui, nemmeno a dirlo, l’accordo è in altissimo mare.

Molta è la tensione irrisolta in maggioranza, ben rappresentata dall’ordine del giorno dei “piccoli”, compresa la civica teoricamente del sindaco Sassari Bella Dentro, contro le ciclabili in via Diaz.

Tensione che ha portato ieri mattina all’ennesimo sgambetto in commissione. L’occasione è stata il passaggio di una pratica secondaria sulle residenze universitarie nella ex fondazione Brigata Sassari in viale Adua in seconda commissione: il cambio dell’ingresso principale da via Carlo Felice a viale Adua e il conseguente spostamento dei campi di calcetto. Pratica semplice, illustrata dal sindaco perché il passaggio della delega del Patrimonio a Simone Campus non si è ancora perfezionato. Lo “strano” è arrivato al momento del voto, con il capogruppo Pd in consiglio comunale Carla Fundoni che si è assentata, mettendo di fatto a rischio il voto, con il numero legale garantito solamente dai consiglieri di opposizione. E, soprattutto, con il presidente della commissione Salvatore Sanna che si è astenuto, come l’opposizione. Messaggi in bottiglia? Probabile. Davvero difficile però intuire il significato. Rimane la certezza che l’aria in maggioranza è pesante più che mai.

«La maggioranza ormai sembra non esserci più – sottolinea sornione a fine seduta Maurilio Murru del M5S – tra consiglieri del Pd assenti, presidenti di commissione che si astengono, gruppi del consiglio che presentano ordini del giorno contro l'indirizzo della giunta, forse siamo davvero alla fine del mandato e sarebbe solo un bene per la città».

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