La Nuova Sardegna

Sassari

Il sindaco Sanna non parla e va avanti

di Giovanni Bua
Il sindaco Sanna non parla e va avanti

Dal primo cittadino nessuna replica ufficiale. Convocata la giunta oggi e domani per discutere il Bilancio e portarlo in aula

14 marzo 2017
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SASSARI. Sono state davvero un fulmine, magari non proprio a ciel sereno, le dimissioni di Gianni Carbini calate ieri mattina sul tavolo di Nicola Sanna. Sia nei modi che nei contenuti, precisi, politici, pesanti. Che non hanno lasciato spazio alla diplomazia di maniera, che invece molto aveva sfumato l’addio non meno pesante di un altro dei quattro moschettieri: Alessio Marras.

Una stoccata che il sindaco ha incassato in silenzio, passando le prime ore della sua lunga giornata di lavoro a capire quali fossero i confini del campo di battaglia. Se insomma il colpo di Carbini fosse personale, della sua area, di tutto il partito. E come quindi andasse commisurata la risposta. Ore in cui nella testa del primo cittadino ha fatto capolino anche l’idea delle dimissioni. I tempi tecnici per votare prima dell’estate ci sarebbero, con la finestra che si chiude il primo luglio. E la possibilità di cogliere impreparato un Pd in pieno mutamento anche.

Pensieri in libertà, rimessi in fretta dentro il cassetto, in attesa di “vedere” le carte di Carbini in una riunione in via Mazzini da programmare quanto prima.

Nel mentre si va avanti, con due laconiche righe di comunicato: «Questa mattina (ieri ndr) il sindaco di Sassari Nicola Sanna ha ricevuto, per il tramite dell'ufficio protocollo, le dimissioni dell'assessore alle Politiche per la pianificazione territoriale, attività produttive ed edilizia privata Gianni Carbini. Il sindaco per questo pomeriggio ha convocato una seduta di giunta per discutere con gli altri componenti della situazione politica».

Riunione che inizia alle 16.30, blindatissima. E va avanti fino a oltre le 19. A parte Carbini ci sono tutti, anche Monica Spanedda, che non ha mai nascosto di condividere le parole del compagno di primarie, e le sue dure critiche. Ma che vuole almeno un passaggio in segreteria Dem prima di decidere se lasciare o meno la giunta.

Si parla delle dimissioni di Carbini, impossibile sapere in che toni. La consegna del silenzio infatti questa volta funziona.

Quel che è certo è che sindaco e assessori decidono di andare avanti con l’esame del Bilancio, con una doppia riunione di giunta già fissata per oggi e per domani con l’appoggio di quel che resta della giunta che sembra essere arrivato unanime.

I tempi per approvare il documento contabile sono strettissimi. Se già arrivasse in aula la settimana prossima, considerando i venti giorni che i consiglieri hanno per esaminare gli atti, si andrebbe fuori di una decina di giorni dal limite del 31 marzo. La resa dei conti si farà dopo. O almeno durante.

I lavori finiscono alle 19.30. In molti aspettano una risposta di Nicola Sanna all’attacco di Carbini. Solo qualche settimana fa aveva rimandato al mittente con energia le accuse di scarsa collegialità, di protagonismo. Facendo l’elenco di quante volte aveva cambiato idea per dar retta alla sua giunta. E aveva anche rimarcato che la casella lasciata libera da Alessio Marras era «roba sua».

Questa volta però il sindaco, normalmente non troppo prudente, conta fino a diecimila e decide che non è il momento di replicare all’ex compagno di primarie, con cui da tempo amicizia e alleanza non esistono più.

É invece il momento di abbassare la testa, e andare avanti, passo dopo passo, in attesa di capire se e come da questa ennesima tempesta si uscirà.

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