La Nuova Sardegna

Sassari

«Porto Ferro non si tocca» Il comitato dà battaglia

di Vincenzo Garofalo
«Porto Ferro non si tocca» Il comitato dà battaglia

Contro la spiaggia attrezzata sta per abbattersi un’ondata di osservazioni al Pul Oggi la manifestazione con musica live, lezioni di yoga, surf e tanto altro

19 marzo 2017
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SASSARI. Un’ondata di osservazioni urbanistiche sta per abbattersi sul Pul di Sassari per bloccare l’apertura di stabilimenti balneari a Porto Ferro, regno dei surfisti e autentico fortino per gli amanti della spiaggia libera. È l'arma che il comitato spontaneo di cittadini “Giù le mani da Porto Ferro”, è intenzionato a mettere in pratica per contrastare il Piano di utilizzo dei litorali approvato dal Consiglio comunale due mesi fa, piano che prevede l’installazione di ben tre stabilimenti con concessioni ventennali su quella fetta di litorale che, fino a oggi, garantisce il libero accesso a chiunque (tranne che ai disabili).

Il Comitato, che ha già lanciato una petizione su internet, sottoscritta da tremila e quattrocento persone, ieri mattina ha convocato un dibattito pubblico, che si è svolto nella sala convegni dell’hotel Grazia Deleddae al quale hanno risposto un centinaio di persone. Il comitato ha più volte lamentato la mancanza di partecipazione nella stesura del Pul, «sarebbe stato sufficiente coinvolgere e ascoltare chi quei luoghi li vive e li conosce per rendersi conto che Porto Ferro non è e non può essere assimilata a una spiaggia come tutte le altre», hanno detto i promotori nel corso del dibattito animato dagli interventi di Giuseppe Murineddu, l’architetto Tiziana Costa, l’ingegnere Michele Fois e il presidente del Gruppo d'intervento giuridico, Stefano Deliperi. Sono rimaste vuote le sedie del sindaco, Nicola Sanna, e dell’assessore all’Ambiente, Fabio Pinna: avevano confermato la loro presenza, ma è arrivata la disdetta, accompagnata da una lettera di scuse e di spiegazioni sul Pul, e sul fatto che Palazzo Ducale sarà ben lieto di prendere in considerazione i suggerimenti del comitato.

E dal comitato, più che suggerimenti, arrivano una selva di critiche, fondate su un’analisi tecnica illustrata da professionisti. Un’analisi che demolisce il Pul: «L'area della spiaggia è catalogata nel Pai regionale fra le aree ad alto rischio idrogeologico a causa dei pericoli di frana, di piena e di allagamenti», hanno precisato Tiziana Costa e Michele Fois. E poi ci sono i problemi pratici: a Porto Ferro non esiste né un collegamento fognario né una rete idrica; i parcheggi indicati nel Pul sono insufficienti (o troppo lontani) per un alto afflusso di persone; l'alta marea spazzerebbe via ogni sera gli stabilimenti. Tutte le critiche evidenziate ieri mattina si tramuteranno nella super manifestazione “Iron bay day” che oggi, dalle 9 alle 16, animerà la spiaggia di Porto Ferro con musica live, proiezioni, escursioni, lezioni di yoga, equitazione, surf, kitesurf e tanto altro e cui parteciperanno numerosi artisti locali.

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