La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. La nave “Eurocargo Napoli” in partenza martedì sera con destinazione Savona è rimasta in avaria dopo appena 4 miglia di navigazione fuori dallo scalo marittimo turritano. A quanto pare c’è stata la rottura della testata del motore nel cargo della Grimaldi Lines che effettua la linea marittima giornaliera di trasporto merci da Porto Torres a Savona, in alternanza con la “Eurocargo Istanbul”, e per questo grosso problema la compagnia di navigazione napoletana ha inviato nel tardo pomeriggio di ieri quattro tecnici specializzati per cercare di risolvere in mezzo al mare la delicata situazione. Gli esperti inviati dall’armatore partenopeo sono stati accompagnati a bordo del cargo dalla pilotina del gruppo barcaioli di Porto Torres intorno alle 18,30 e per il viaggio di ritorno verso il porto gli stessi barcaioli hanno invece caricato gli autisti dei mezzi pesanti rimasti per oltre venti ore sulla nave in avaria e in rada nel golfo dell’Asinara. Qualcuno di loro non era contento di come era stata gestita la situazione dopo l’avaria, considerando che con i mezzi che c’erano a bordo non era possibile sistemare un guasto di quelle proporzioni e per di più in piena notte. Per gli autisti, infatti, era preferibile chiamare da subito i rimorchiatori e ritornare indietro in uno scalo distante poche miglia. Per poter far scendere le persone a terra da subito e avere la situazione decisamente più sotto controllo. «Come Capitaneria di porto abbiamo monitorato attentamente la situazione del cargo dal momento dell’avaria in poi – ha detto il capitano di fregata Paolo Bianca – e siamo rimasti continuamente in contatto telefonico sia con la compagnia Grimaldi e sia con il comandante dell’ “Eurocargo Napoli”: se dovessero cambiare improvvisamente le condizioni meteo-marine, comunque, ci sono pronti i rimorchiatori della società Onorato per assistere il cargo in porto e consentire l’ ormeggio nel molo Asi 3». Nei nuovi programmi impostati da Grimaldi il trasporto merci rappresentava una sorta di fiore all’occhiello per permettere agli imprenditori isolani di collegarsi con le regioni del nord Italia e soprattutto con il porto più vicino al mercato francese. Una linea concepita anche per poi proseguire per Valencia e dare così per la prima volta la possibilità di trasportare merci dal nord Sardegna verso il porto spagnolo, che rappresenta la naturale porta di accesso per il Portogallo. Le due navi cargo impiegate sulla linea con Savona possono trasportare 165 semirimorchi e hanno un trans time molto veloce che permette alle merci deperibili e non e ai prodotti farmaceutici di avere un collegamento solido, affidabile e sicuramente per tutto l'anno. Anche per questo forse era importante valutare da subito l’opportunità di ritornare nel porto turritano poco dopo aver valutato l’entità dell’avaria alla testata del motore.