La Nuova Sardegna

Sassari

Benetutti con Nuoro, minoranza consiliare contraria al “trasloco”

di Elena Corveddu
Benetutti con Nuoro, minoranza consiliare contraria al “trasloco”

Il sindaco si era espresso a favore del divorzio da Sassari Per l’opposizione quella era una «valutazione personale»

01 aprile 2017
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BENETUTTI. «Passare alla provincia di Nuoro? Siamo scettici». Così il gruppo di minoranza in consiglio comunale formato da Cristian Roccu, Daniele Arca, Alberto Ghirra e Diego Carente dopo le affermazioni del sindaco Enzo Cosseddu. I consiglieri rispondono così al primo cittadino che qualche settimana fa esprimeva la volontà di passare dalla provincia di Sassari a quella di Nuoro. «Il sindaco già in una recente seduta del consiglio comunale comunicava una sua valutazione forse solo personale, di passare a un’altra Comunità montana del Nuorese. Questa sarà forse una sua preferenza ma noi non crediamo sia giusto che un singolo sindaco o la sola maggioranza possa prendere decisioni così importanti senza considerare gli strumenti di consultazione popolare previsti dalla legge». La volontà di Cosseddu nasceva dalla considerazione che «Benetutti è il comune del Goceano che confina direttamente con Nuoro. Confiniamo col comune capoluogo ma afferiamo ad un’altra provincia. I rapporti storici sono sempre stati molto intensi. La politica ci ha diviso ed è una divisione veramente inconsueta».In Goceano, a Benetutti si è unito il comune di Nule. Anche nel resto del territorio, che comprende i paesi di Bono, Bultei, Anela, Esporlatu, Illorai, Burgos e Bottidda si discute sulla questione e ci si divide. «Ci sarebbe da riflettere – hanno spiegato i consiglieri di minoranza – se proprio in questo momento sia utile creare divisioni del genere in Goceano. Bisognerebbe valutare un serio rischio di divisione del territorio. I veri problemi di Benetutti e del Goceano sono adesso la disoccupazione, lo spopolamento e la valorizzazione della zona termale, della montagna e dell’artigianato». E proprio dall’intero territorio del Goceano la minoranza chiede di ripartire. «Prendiamo in mano il Piano socio economico redatto nel 2000 nella Comunità montana, che a tutt’oggi rappresenta le stesse problematiche di diciassette anni fa, e partiamo da quello, tutti insieme». La minoranza in consiglio comunale crede fortemente nell’unità del territorio, la cosiddetta Città Goceano che «potrebbe nascere facendo una programmazione che abbracci tutti i nove comuni».

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