Benetutti con Nuoro, minoranza consiliare contraria al “trasloco”
Il sindaco si era espresso a favore del divorzio da Sassari Per l’opposizione quella era una «valutazione personale»
BENETUTTI. «Passare alla provincia di Nuoro? Siamo scettici». Così il gruppo di minoranza in consiglio comunale formato da Cristian Roccu, Daniele Arca, Alberto Ghirra e Diego Carente dopo le affermazioni del sindaco Enzo Cosseddu. I consiglieri rispondono così al primo cittadino che qualche settimana fa esprimeva la volontà di passare dalla provincia di Sassari a quella di Nuoro. «Il sindaco già in una recente seduta del consiglio comunale comunicava una sua valutazione forse solo personale, di passare a un’altra Comunità montana del Nuorese. Questa sarà forse una sua preferenza ma noi non crediamo sia giusto che un singolo sindaco o la sola maggioranza possa prendere decisioni così importanti senza considerare gli strumenti di consultazione popolare previsti dalla legge». La volontà di Cosseddu nasceva dalla considerazione che «Benetutti è il comune del Goceano che confina direttamente con Nuoro. Confiniamo col comune capoluogo ma afferiamo ad un’altra provincia. I rapporti storici sono sempre stati molto intensi. La politica ci ha diviso ed è una divisione veramente inconsueta».In Goceano, a Benetutti si è unito il comune di Nule. Anche nel resto del territorio, che comprende i paesi di Bono, Bultei, Anela, Esporlatu, Illorai, Burgos e Bottidda si discute sulla questione e ci si divide. «Ci sarebbe da riflettere – hanno spiegato i consiglieri di minoranza – se proprio in questo momento sia utile creare divisioni del genere in Goceano. Bisognerebbe valutare un serio rischio di divisione del territorio. I veri problemi di Benetutti e del Goceano sono adesso la disoccupazione, lo spopolamento e la valorizzazione della zona termale, della montagna e dell’artigianato». E proprio dall’intero territorio del Goceano la minoranza chiede di ripartire. «Prendiamo in mano il Piano socio economico redatto nel 2000 nella Comunità montana, che a tutt’oggi rappresenta le stesse problematiche di diciassette anni fa, e partiamo da quello, tutti insieme». La minoranza in consiglio comunale crede fortemente nell’unità del territorio, la cosiddetta Città Goceano che «potrebbe nascere facendo una programmazione che abbracci tutti i nove comuni».
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