La Nuova Sardegna

Sassari

Lascio tutto al mio amico a quattro zampe

Il nostro ordinamento non riconosce questo diritto ma ecco come fare

12 aprile 2017
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Sono una donna anziana e malata. La mia preoccupazione non è la fine della vita, ma ciò che accadrà al mio cane dopo che me ne sarà andata. Non ho parenti o amici, solo una badante alla quale sono affezionata. Potrei lasciarle il poco che ho, ma vorrei avere la certezza che non abbandoni il mio amico a quattro zampe. Come posso fare?

Apprezzo l’amore che Lei ha verso il suo cane, che dimostra sensibilità e civiltà. Spesso, infatti, dimentichiamo quanto un animale ci ha dato di serenità ed affetto e pensiamo di poterlo trattare come un oggetto privo di sentimenti. Complimenti! Ciò premesso, è importante osservare che il nostro ordinamento non riconosce agli animali la capacità di divenire titolari di diritti. Ella non può, quindi, lasciare al suo amico a quattro zampe alcun bene. Può però imporre, a carico del suo erede, l’onere di accudire il cane e di prestargli tutte quelle attenzioni che riterrà necessarie. Ella dovrà, pertanto, redigere un testamento dove individuerà nella badante la persona a cui vuole lasciare i suoi beni ed imporrà ad essa l’onere essenziale di badare alle cure del suo cane con le modalità che vorrà indicare. Si ricordi che il testamento (olografo) dovrà essere interamente scritto da lei, datato e sottoscritto. Qualora non se la senta di scriverlo da sola, chieda aiuto ad un qualsiasi mio Collega che potrà aiutarla (penso gratuitamente) a scriverlo e che comunque saprà correggere eventuali errori. Per l’ipotesi volesse provare da sola, provo a suggerirLe una “formula”: «Io sottoscritta (nome cognome, luogo e data di nascita) volendo disporre del mio patrimonio per il tempo in cui avrò cessato di vivere, nomino quale mia unica erede universale la signora (generalità); ad essa impongo l’onere essenziale di accudire, per tutto il tempo che starà in vita, il mio cane occupandosi della sua alimentazione, delle cure veterinarie e delle sue passeggiate fuori casa e di quant’altro sia utile per una sua vita serena. Qualora l’erede non volesse accettare l’eredità o dovesse disattendere all’onere impostole le sostituisco la signora (nome e cognome) alla quale pure impongo l’onere anzidetto. Data e firma». Quando avrà scritto il testamento lo faccia vedere ad un notaio e, se promossa, lo consegni a lui o alla sua badante. Buon lavoro.

Ufficio studi del Consiglio notarile dei distretti riuniti di Sassari, Nuoro e Tempio Pausania

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