La Nuova Sardegna

Sassari

Fucilata alla porta della caserma, carabinieri nel mirino a Sedini

di Mauro Tedde
Fucilata alla porta della caserma, carabinieri nel mirino a Sedini

I pallettoni hanno creato un foro accanto alla porta di ingresso della stazione dei militari dell’Arma Avviate le indagini per stabilire se si tratta di una bravata isolata o di un grave gesto intimidatorio

20 aprile 2017
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SEDINI. Mistero attorno all’inquietante episodio verificatosi sabato notte a Sedini quando, intorno alla 4,30 del mattino, qualcuno ha esploso una fucilata all’indirizzo della locale stazione dei carabinieri. Sull’episodio sono in corso le indagini serrate dei carabinieri della stessa stazione sedinese e del nucleo investigativo di Sassari che stanno raccogliendo testimonianze e analizzando i filmati delle telecamere di sicurezza del paese. Sulla facciata della stazione, a pochi centimetri dal portone d’ingresso, un grosso e profondo foro. Che fa supporre che il colpo d’arma da fuoco sia stato sparato da distanza ravvicinata, presumibilmente dall’interno di un auto. La caserma sorge infatti lungo la via principale del paese, via Nazionale, praticamente nel cuore del centro abitato, a poca distanza dai giardini pubblici e dal palazzo comunale e proprio a pochi passi dalla maestosa domus de janas simbolo del paese. Chi ha sparato ha potuto farlo con tutta tranquillità a quell’ora del mattino e magari dall’interno di una macchina. Un atto intimidatorio o una bravata? È quello che si domandano gli investigatori considerato che è difficile supporre che in un paese tranquillo e pacifico come Sedini possano accadere simili episodi. I carabinieri che prestano servizio nella piccola stazione a cui fa capo anche il vicino Comune di Bulzi sono stimati e benvoluti. Certo devono fare il loro lavoro e potrebbe essere stato un verbale o una sanzione non graditi a far scatenare la “vendetta” di qualcuno o perlomeno quello che ha tutte le sembianze di una sorta di avvertimento. In paese la notizia si è appresa dopo qualche giorno, dopo cioè le due giornate di festa pasquali e ha destato soltanto incredulità e stupore. Non solo per il gesto, assolutamente condannabile e ben lontano dalla cultura di questo piccolo centro dell’Anglona, ma soprattutto perché a parte qualcuno che sembra abbia sentito lo sparo durante la notte, nessuno si era accorto di nulla. Il foro creato dalla fucilata, perfettamente circolare, sembra infatti più che altro un intervento per consentire l’ingresso di un cavo elettrico o di un tubo, a poca distanza dal citofono della caserma e non si capisce come il proiettile o la rosa dei pallettoni abbia potuto non colpire la piccola ringhiera metallica che circonda l’ingresso. Il sindaco del paese Stefano Ruiu, anche lui un maresciallo dell’Arma, nel condannare fermamente il grave gesto, preferisce non commentare e aspettare che le indagini portino all’individuazione dei responsabili. «La speranza è proprio quella che possa trattarsi di un gesto isolato - è il commento più diffuso in paese - perché vogliamo che Sedini sia conosciuto per le sue straordinarie peculiarità e non per episodi di questo genere».

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