La Nuova Sardegna

Sassari

Tour archeologico nei siti del Mejlogu

di Emidio Muroni
Tour archeologico nei siti del Mejlogu

Un percorso tra Bonorva, Semestene e Pozzomaggiore La Coop Costaval guida i visitatori tra domus e fonti sacre

22 aprile 2017
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BONORVA. Da qualche giorno, e per tutto il periodo estivo, la Cooperativa Costaval, che da qualche tempo gestisce l’ importantissimo sito archeologico di Sant’Andria Priu, con la collaborazione dell'archeologa Giuseppina Ruggiu e dei Comuni di Bonorva, Semestene e Pozzomaggiore ha ampliato la propria attività con la gestione di visite guidate a vari siti archeologici presenti nel territorio. L'attenzione è rivolta in particolare, oltre alla necropoli di Sant'Andrea Priu, alla fonte sacra di "Su Lumarzu", al confine con il borgo medioevale di Rebeccu, alla chiesa di San Nicola di Trullas, a Semestene, e al Nuraghe Alvu, a Pozzomaggiore. Tutti siti che, nel corso degli ultimi anni, sono stati oggetto di studi archeologici, di scavi e restauri molto approfonditi e interessanti, che hanno portato alla luce e messo in particolare evidenza la bellezza e importanza storica dei luoghi.

La cooperativa ha proposto una scelta e un percorso che abbraccia diverse bellezze archeologiche, di carattere storico e naturalistico che abbonda nel territorio e rappresentano anche diverse tipologie di monumenti ed emergenze storiche, poste in posizioni strategiche e facilmente raggiungibili. Il percorso nello specifico prevede una visita alla necropoli di Sant'Andria Priu, che è una delle Domus de Janas più vaste ed importanti della Sardegna e si colloca in un’area storica architettonica ai confini della pianura di Santa Lucia, a pochi metri dal parco Mariani e a una decina di chilometri da Bonorva. Conserva numerose testimonianze di un’intensa frequentazione umana che affonda le radici nella preistoria ed è considerato uno dei siti più interessanti del Mediterraneo. Presenta al suo interno l'esistenza di diverse culture che ne esaltano ancor di più la già nota valenza storica, culturale, monumentale, architettonica e archeologica. Si sale quindi verso la fonte sacra di Su Lumarzu, distante qualche chilometro, non senza aver prima fatto una capatina alla visita del bel borgo medioevale di Rebeccu, per arrivare alla fonte sacra, che offre un'importante testimonianza del culto delle acque nel periodo nuragico. Si scende quindi verso la chiesetta di San Nicola di Trullas, edificata nel 1113 su un cucuzzolo a circa un chilometro da Semestene, e agli scavi dell'adiacente monastero, che rappresentano una preziosa testimonianza del periodo medioevale.

Il percorso previsto prosegue verso Pozzomaggiore, per una visita al Nuraghe Alvu che si caratterizza per la sua bicromia, con alternanza di grossi blocchi di basalto nelle assise inferiori e di conci in calcare nella porzione superiore e rappresenta uno dei complessi monumentali nuragici più interessanti della Sardegna settentrionale. La cosa più interessante è che all’Alvu è documentata l'intera sequenza stratigrafica, con le diverse fasi d'occupazione d'età nuragica e, dopo un breve abbandono, la rioccupazione in età punica e romana. Per maggiori informazioni ci si può rivolgere al 3485642611 0 al 3662085483.

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