La Nuova Sardegna

Sassari

Progetto mare pulito all’Asinara

di Gavino Masia
Progetto mare pulito all’Asinara

Per 4 anni il Parco sarà impegnato nella campagna CleanSea contro i rifiuti nelle spiagge e nei fondali

29 aprile 2017
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PORTO TORRES. Il Parco nazionale dell’Asinara e l’Area marina protetta, dopo le esperienze maturate in questi anni con diversi progetti internazionali (Retraparc, Corem, Tartanet, Tartalife), hanno impostato nuove attività di rete con altri Parchi e Amp del Mediterraneo attraverso i progetti “Clean Sea Life” e “Girepam”.

Il progetto CleanSea Life è stato presentato dall’Ente Parco Asinara, in qualità di capofila, ed è portato avanti in collaborazione con i partner MedSharks, Consima, Legambiente, Fondazione Cetacea e Mpn Network.

Il finanziamento dell’Unione Europea è di circa 2 milioni di euro e ha come principali obiettivi sia la riduzione della minaccia posta dai rifiuti marini e sia supportare l’implementazione della strategia marina attraverso la sensibilizzazione dei cittadini e la promozione della gestione responsabile dei rifiuti.

La campagna di CleanSea Life, che ha la durata di 4 anni, coinvolgerà dunque i cittadini in attività di sensibilizzazione e in azioni concrete di prevenzione e rimozione dei rifiuti, sulle spiagge e sui fondali, e si rivolgerà principalmente ai pubblici che frequentano il mare per passione. Ossia subacquei, diportisti, bagnanti, pescatori ricreativi e per lavoro (pescatori professionisti).

Il progetto Girepam riguarda invece la gestione integrata delle Reti ecologiche attraverso i Parchi e le Aree marine - finanziato nell’ambito dell’Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020 con una somma di 5 milioni e 687mila euro – e nei giorni scorsi sono state condivise le linee progettuali e il programma attuativo durante una tre giorni di lavori nel Parco naturale francese di Port-Cros a cui hanno partecipato il direttore dell’Ente Parco Pierpaolo Congiatu e il responsabile dell’Area marina protetta Vittorio Gazale.

«La sfida comune di Girepam è migliorare e innovare la governance e la gestione delle aree marino costiere da parte di Regioni e gestori di aree protette in una visione d'insieme dei territori – dice il vicepresidente dell’Ente Parco Antonio Diana - e per contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità e il degrado dei servizi ecosistemici e aderire ad una prospettiva europea di sviluppo economico “green & blue”». L’obiettivo è quindi elaborare una strategia transfrontaliera condivisa di gestione integrata delle reti ecologiche marino-costiere, ideata e attuata dalle Regioni in rete con Parchi e Amp per sviluppare soluzioni comuni ai problemi più pressanti dell’area di cooperazione (utilizzo eccessivo delle risorse, inquinamento, frequentazione, conflitti sociali). Il risultato atteso sarà il miglioramento dell’efficacia nella gestione delle aree protette dello spazio marino costiero e la creazione di condizioni favorevoli alla tutela e valorizzazione degli ambiti naturali.

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