La Nuova Sardegna

Sassari

Servizio civico a Sorso, cinque avvisi di garanzia

di Salvatore Santoni
Servizio civico a Sorso, cinque avvisi di garanzia

Il sindaco, un ex assessore e tre ex dirigenti comunali indagati per abuso d’ufficio. Modificati i nomi negli elenchi dei beneficiari dei sussidi per le povertà estreme

05 maggio 2017
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SORSO. Il sindaco di Sorso, Giuseppe Morghen, è indagato dalla Procura di Sassari insieme ad altre quattro persone tra amministratori e funzionari comunali con l’accusa di abuso d’ufficio per aver intenzionalmente procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale a sei utenti del servizio civico comunale. Oltre al primo cittadino, sono indagati anche l’ex assessore alle Politiche sociali, Angelo Agostino Spanu, l’ex dirigente Pietro Nurra e gli ex responsabili dei servizi sociali, Bonaria Mameli e Walter Enzo Marchetiello.

Secondo gli inquirenti, l’esborso extra a carico delle casse comunali supera i 100mila euro. L’inchiesta sulla gestione dei sussidi alle estreme povertà del Comune, coordinata dal sostituto procurato Cristina Carunchio e svolta dalla Guardia di finanza di Sassari, era partita nel 2016. Ieri mattina, la Finanza ha notificato al primo cittadino l’avviso di chiusura delle indagini preliminari. Secondo la Procura, tra i sussidi spettanti e quelli realmente erogati ai beneficiari del civico tra il 2013 e il 2016 c’è stata una differenza di ulteriori costi a carico del Comune. In sostanza, l’amministrazione comunale avrebbe avvantaggiato sei beneficiari erogando il sussidio in modo continuativo - in certi casi maggiorandolo oltre il limite consentito - mentre la legge regionale prevede una turnazione continua.

Secondo l’accusa, Giuseppe Morghen, nella sua qualità di sindaco con delega alle Politiche sociali tra il febbraio del 2013 e giugno del 2014, avrebbe provveduto a confermare e sostituire i nominativi degli elenchi dei turni, proposti dal responsabile del servizio, fra quelli che avevano presentato domanda. Questo comportamento avrebbe generato un costo ulteriore per le casse comunali di circa 8mila euro. Stesso discorso per l’ex assessore, e oggi consigliere di maggioranza, Angelo Agostino Spanu. Lui, in qualità di assessore alle Politiche sociali dal 9 giugno del 2014, avrebbe confermato e sostituito nominativi portando il Comune alla liquidazione di circa 27mila euro in più.

L’ex dirigente Pietro Nurra, nella sua qualità di responsabile del terzo settore, avrebbe confermato e vistato quanto stabilito nelle determinazioni del responsabile del servizio sociale. Nel suo caso, il surplus di spesa per il Comune sarebbe di oltre 35mila euro. All’ex responsabile del servizio sociale, Bonaria Mameli, viene contestato di aver confermato la composizione dei turni del servizio civico, così come determinati dal sindaco e dagli assessori che si sono susseguiti nelle deleghe delle Politiche sociali nel periodo compreso tra febbraio 2013 e dicembre 2015, in contrasto con la normativa regionale di riferimento.

Secondo il pm, il presunto illecito comportamento della funzionaria avrebbe generato un esborso extra per il Comune di circa 32mila euro rispetto al dovuto. Stesso discorso per l’ex segretario comunale Walter Vincenzo Marchetiello, che tra gennaio e giugno 2016 ha ricoperto anche l’incarico di responsabile dei servizi sociali. Lui, in qualità di ex responsabile del servizio, avrebbe causato un esborso extra per le casse comunali di circa 3mila euro.

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