La Nuova Sardegna

Sassari

Le fiamme sfiorano discarica dei veleni

di Salvatore Santoni
Le fiamme sfiorano discarica dei veleni

Paura a Sennori per un incendio di origine dolosa che ha lambito “Barisone” dove sono stoccati rifiuti di ogni genere

10 maggio 2017
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SENNORI. Paura ieri a Sennori per un vasto incendio, quasi certamente di origine dolosa, appiccato nelle campagne alla periferia del paese, nella zona di Barisone. Le fiamme, alimentate dal forte vento, hanno interessato circa dieci ettari tra sterpaglie e macchia mediterranea, e lambito la vecchia discarica abbandonata. Una fitta coltre di fumo nero, visibile a chilometri di distanza, ha ammorbato tutta la vallata che si apre sul golfo dell’Asinara. Sul posto sono intervenuti alcune squadre del Corpo forestale, dei vigili del fuoco di Sassari e dei barracelli di Sennori. Provvidenziale l’intervento di un Canadair, decollato dall’aeroporto di Roma Ciampino, che ha arginato le fiamme prima che avvolgessero la discarica. Il rogo è stato segnalato intorno alle 14 di ieri pomeriggio. Ma con tutta probabilità, i piromani sono entrati in azione qualche ora prima. E lo hanno fatto scegliendo una zona particolarmente impervia in una giornata molto ventosa. Infatti, si tratta di terreni molto scoscesi, fatti di pietre e ricchi di macchia mediterranea. Gli unici edifici in zona sono di tipo rurale e non sono stati minacciati dalle fiamme. A Barisone il rischio più grande in caso di incendio è dato dalla presenza della vecchia discarica. Una vasta area infarcita di veleni che di recente è stata oggetto di alcuni campionamenti da parte dell’Arpas, che ha messo in luce come sotto alla collina covino metalli pesanti di ogni tipo e con concentrazioni di molto oltre la soglia consentita dalla legge. A un certo punto si sono formati due fronti di fuoco distinti. Per un attimo è sembrato che la discarica fosse salva, e invece all’improvviso le fiamme l’hanno raggiunta. Il primo a incendiarsi è stato il telone plastico che ricopre il fondo dell’area di stoccaggio e sborda fuori terra. A seguire una serie di vecchi pneumatici che hanno rinvigorito l’incendio lasciando temere il peggio. E mentre gli uomini a terra hanno faticato a causa del terreno impervio, i piloti del Canadair hanno dovuto lottare contro il forte vento laterale. Per domare le fiamme sono serviti oltre dieci lanci di acqua dal cielo: la priorità è stata di scongiurare che il principio di incendio alla discarica potesse sfuggire di mano. Le operazioni di spegnimento sono andate avanti fino a tarda sera: il grosso del rogo è stato spento intorno alle 20. Tra le colline di Barisone, a seguire con preoccupazione la situazione, è arrivato anche il primo cittadino, Nicola Sassu, avvisato a margine di una riunione a Sassari per la rete metropolitana. «Sono stati avvisato dal comandante dei barracelli – racconta il sindaco – e mi sono diretto nella zona per rendermi conto di persona della gravità del rogo e disporre i primi interventi di messa in sicurezza della viabilità rurale: la priorità era chiudere le strade per evitare di intralciare i soccorsi o peggio ancora che le persone si ritrovassero intrappolate tra le fiamme». I barracelli di Sennori, guidati dal comandante Giovanni Maria Chessa, si sono organizzati per monitorare la zona della discarica durante la notte. «Domani mattina (oggi per chi legge, ndc) – riprende e conclude il sindaco – verrà fatta una perimetrazione per stilare la mappa esatta delle zone che sono state incenerite. Dopo di ché valutare se avvalerci della collaborazione di altri enti per capire le condizioni dell’area interessata dall’incendio».

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