La Nuova Sardegna

Sassari

Da Balai a San Gavino, la festa dei martiri è storia da 1700 anni 

di Gavino Masia
Da Balai a San Gavino, la festa dei martiri è storia da 1700 anni 

Sabato notte il viaggio dei pellegrini, domenica la processione che riporta i simulacri in Basilica Ampio spazio alle cerimonie religiose, tra gli appuntamenti collaterali Benito Urgu in piazza Umberto

30 maggio 2017
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PORTO TORRES. Una Festha Manna che si identifica sempre più con la fede nei Protomartiri Turritani Gavino, Proto e Gianuario – rimasta immutata in millesettecento anni di storia – e che vedrà il complesso monumentale di Monte Agellu e la Basilica luoghi centrali degli eventi religiosi e delle tradizioni dal 3 al 5 giugno. Quello per i Martiri è infatti un culto molto antico che coinvolge tante comunità della Sardegna e soprattutto il nome del soldato Gavino è considerato Santo patrono anche in località della Corsica, della Campania e della Toscana. Nella notte tra sabato e domenica si ripeterà il pellegrinaggio notturno da Sassari e dai centri dell’hinterland verso la Basilica di San Gavino, un rito che si perde nella notte dei tempi. Ad accogliere le persone ci saranno i volontari delle associazioni per rifocillarli dopo la lunga camminata. Dopo l’accoglienza e le confessioni dei pellegrini, ci sarà la celebrazione dell’eucarestia alle 3 e mezza da parte di don Mario Tanca. La sera di Pentecoste, alle 18, i simulacri lignei dei tre Martiri Turritani lasceranno l’ipogeo di Balai vicino per essere portati vicino all’altare del parco di Balai dove il parroco di San Gavino concelebrerà la messa. Alla fine della funzione religiosa partirà la processione, che si snoderà sul Lungomare, passerà nel corso Vittorio Emanuele e concluderà il suo percorso all’interno della chiesa romanica. La mattina del 5 giugno l’ultimo atto - con la celebrazione del Pontificale presieduto dall’arcivescovo di Sassari padre Paolo Atzei, quindi il rito dello scambio delle chiavi con i sindaci di Porto Torres e Sassari e la processione per le vie del centro che si fermerà sul prato della torre aragonese per la benedizione a mare. Gli eventi nel segno della tradizione, organizzati dall’associazione culturale Intragnas, coinvolgeranno domenica alle 22, al parco San Gavino, i gruppi folk uniti dal culto per il martire Gavino e gruppi provenienti da altri Comuni dell’isola. Sabato alle 11 appuntamento nella Baia dello Scoglio Lungo per l’undicesima edizione della Regata del Pescatore, organizzata da Assovela, dove pesca, mare, tradizioni e cultura marinara sono gli ingredienti che animeranno la rada davanti al golfo dell’Asinara. Tra gli eventi collaterali programmati dall’amministrazione comunale, con un investimento di 15 mila euro, c'è il “Benito Urgu show con i Tenorenis” in programma sabato alle 22,30 in piazza Umberto I, spettacoli di falconeria dal 3 al 5 giugno tra la Renaredda e lo Scoglio Lungo e la distribuzione di stoviglie biodegradabili ai somministratori di alimenti e bevande in occasione della giornata mondiale dell’Ambiente del 5 giugno. Il programma è stato presentato ieri al Palazzo del Marchese, dal sindaco Sean Wheeler, dall’assessora Alessandra Vetrano, dal parroco di San Gavino don Mario Tanca e dal presidente di Intragnas Nando Nocco.
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