La Nuova Sardegna

Sassari

Il Consap: «Non toccate la scuola di Polizia» 

di Barbara Mastino
Il Consap: «Non toccate la scuola di Polizia» 

Il sindacato contesta al ministero la decisione di eliminare il presidio di Burgos «Ha un importanza strategica per la sicurezza e bassi costi di mantenimento»

06 giugno 2017
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BURGOS. Non poteva che essere di segno negativo il parere sulla chiusura della scuola di Polizia a Cavallo di Burgos consegnato nei giorni al ministero dell’Interno dal sindacato Consap. La segreteria nazionale del sindacato ha fatto proprie le osservazioni provenienti dalla segreteria provinciale di Sassari, redatte dal responsabile Massimiliano Pala, nel quale si chiede di scongiurare la chiusura del posto di Polizia per una serie di ragioni. Che iniziano con la centralità del presidio nel territorio, «crocevia di due zone molto importanti del nord Sardegna, l’Alta Nurra e la piana di Ottana» ed equidistante tra i commissariati di Ottana e Ozieri. E che proseguono con l’importanza di salvaguardare il posto di Polizia in seguito alla chiusura del posto di Polizia Stradale di Ozieri, che come si sa è stata resa effettiva dal 29 maggio scorso.
Altre ragioni sono quelle economiche, dal momento che il presidio di Polizia a Cavallo è stato praticamente “regalato” dalla Regione, che «prima con i fondi Pon ristrutturò quello che era rimasto delle stalle del Regio Incremento, poi consegnò al Ministero in comodato d’uso gratuito per 30 anni l’istituto con i suoi locali completamente ristrutturati ed i 40 ettari attorno opportunamente recintati», e che costa allo Stato appena ventimila euro annui per spese di luce e gas mentre «i mezzi per il trasporto dei cavalli sono stati acquistati con i fondi Pon».
E non è tutto: «Nel 2012 15 equidi completi di “finimenti” costarono ventiquattromila euro: in termini di paragone, nello stesso anno al Comune di Milano il mantenimento di 9 equidi è costato circa seicentomila euro, ciò fa comprendere quanto avere delle strutture atte a quel tipo di attività possa far risparmiare». Ulteriori ragioni sono poi quelle cosiddette storiche, ovvero i motivi che stavano alla base della nascita del presidio: «un patto attraverso il quale «lo Stato si impegnava a rafforzare la sua presenza in quei territori» dopo una lunga serie di eventi criminosi avvenuti nel territorio.
Dalla nascita della scuola, che iniziò ufficialmente l’attività nel 2009, sono stati svolti 12 corsi di “specializzazione per i servizi di Polizia a Cavallo”, due all’anno, ciascuno con la partecipazione variabile dai 10 ai 15 corsisti.
«E’ avvilente sottostare- dice il Consap - all’ennesima chiusura senza provare almeno a sfruttare le potenzialità e pensare in subordine alla chiusura a una riconversione di una struttura che ormai è già collaudata ed ha tutti i numeri per funzionare come ufficio di Polizia o per altri scopi».
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