La Nuova Sardegna

Sassari

Scoglio Lungo inquinato Oggi i risultati dall’Asl 

di Gavino Masia
Scoglio Lungo inquinato Oggi i risultati dall’Asl 

L’Arpas ha ripetuto le analisi nella spiaggia dove è ancora vietata la balneazione Uno sversamento di liquami all’origine della presenza fuori norma di batteri

10 giugno 2017
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PORTO TORRES. L’Arpas ha ripetuto giovedì le analisi sul tratto di mare lungo 1404 metri e prospiciente la spiaggia dello Scoglio Lungo - ancora interdetto alla balneazione per un fuori norma del parametro escherichia coli, che è un indicatore primario di contaminazione fecale – e oggi si dovrebbero conoscere i risultati effettuati nei laboratori dell’Azienda sanitaria locale di Sassari. Ieri mattina l’arenile era completamente deserto nonostante la splendida giornate di sole, anche perché all’ingresso campeggiava il cartello con l’ordinanza di divieto temporaneo alla balneazione firmata mercoledì dal sindaco Sean Wheeler.

E’ la prima volta che durante l’estate viene interdetta la spiaggia e la causa è dovuta con tutta probabilità alla abbondante pioggia caduta nella notte tra lunedì e martedì che ha fatto scorrere liquami fognari prima sulla sabbia e dopo in mare. La prima analisi delle acque del mare effettuata dall’Agenzia regionale parla infatti chiaro e il fuori norma del parametro escherichia coli può causare gravi danni alla salute dei bambinie non solo. Il problema sono i tombini dello Scoglio Lungo, che saltano regolarmente dopo un acquazzone, e il solco presente in una zona precisa dell’arenile è la prova concreta che il misto di acqua e reflui ha attraversato la sabbia prima di finire in mare. Resta da capire quando e come l’amministrazione comunale intenda risolvere questo annoso problema del collettore fognario che va in pressione perché sottodimensionato. Troppi silenzi in tutti questi anni su quella parte di litorale che si affaccia alla cinta urbana e che ha subito sversamenti di reflui fognari a ripetizione durante i periodi invernali, forse perché dopo la tempesta di pioggia arrivava la quiete il problema veniva regolarmente dimenticato.

A pagare dazio in questi anni sono stati i commercianti che hanno aperto l’attività di fronte alla spiaggia, con i locali allagati più volte, ma che vogliono continuare ad investire perché credono nella valorizzazione turistica di un lungomare che meriterebbe più rispetto cercando di eliminare quelle criticità conosciute ormai da troppo tempo.

In attesa di conoscere l’esito dell’analisi sul mare dello Scoglio Lungo, con l’auspicio che i fuori norma siano rientrati, non bisognerebbe più aspettare altra pioggia dal cielo per risolvere un problema che coinvolge la collettività.

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