Inchiesta Asl, restituiti documenti e pc
di Nadia Cossu
Le indagini sull’appalto per le pulizie, il Riesame ha annullato il decreto di sequestro probatorio
15 giugno 2017
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SASSARI. Il tribunale del Riesame ha annullato il decreto di sequestro probatorio di documenti, pc, hard disk e altro materiale informatico di proprietà degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sull’appalto per la gestione del servizio di pulizia e sanificazione nelle strutture dell’Asl e dell’Aou.
Le persone finite nel registro degli indagati per quei fatti sono il responsabile del settore Appalti dell’Asl Sandro Cattani, il responsabile del procedimento Gianni Carboni, il responsabile del servizio provveditorato, economato e patrimonio dell’Aou Antonio Solinas e due titolari della ditta Dussman pulizie che ha vinto il lotto 1 dell’appalto per la sanificazione del Palazzo Rosa. L’accusa per tutti è abuso di ufficio.
Erano stati proprio i legali di Carboni (l’avvocato Sabrina Falchi) e dei due titolari della Dussman (gli avvocati milanesi Daddi e Vitale) a presentare un’istanza al Riesame di Sassari. E due giorni fa il tribunale presieduto da Salvatore Marinaro (a latere Silvia Guareschi e Valentina Nuvoli) ha disposto la restituzione dei beni sequestrati sostenendo che «all’esame della documentazione trasmessa non emerge alcun elemento diretto ad accreditare la prospettazione accusatoria, neppure in termini di astratta verifica di sussistenza del reato ipotizzato».
Il blitz della guarda di finanza risale allo scorso 18 maggio, una decina di militari si erano presentati negli uffici del settore Appalti e avevano acquisito una serie di faldoni, controllato i personal computer, parlato con i dirigenti e infine sequestrato anche supporti informatici. Nell’occhio della Procura è finito l’appalto del servizio pulizia e sanificazione delle strutture dell’Asl 1. Era stato predisposto nel 2015, interessa 5 lotti e ha una durata di cinque anni. Fino a ora si tratta di una aggiudicazione provvisoria.
Le persone finite nel registro degli indagati per quei fatti sono il responsabile del settore Appalti dell’Asl Sandro Cattani, il responsabile del procedimento Gianni Carboni, il responsabile del servizio provveditorato, economato e patrimonio dell’Aou Antonio Solinas e due titolari della ditta Dussman pulizie che ha vinto il lotto 1 dell’appalto per la sanificazione del Palazzo Rosa. L’accusa per tutti è abuso di ufficio.
Erano stati proprio i legali di Carboni (l’avvocato Sabrina Falchi) e dei due titolari della Dussman (gli avvocati milanesi Daddi e Vitale) a presentare un’istanza al Riesame di Sassari. E due giorni fa il tribunale presieduto da Salvatore Marinaro (a latere Silvia Guareschi e Valentina Nuvoli) ha disposto la restituzione dei beni sequestrati sostenendo che «all’esame della documentazione trasmessa non emerge alcun elemento diretto ad accreditare la prospettazione accusatoria, neppure in termini di astratta verifica di sussistenza del reato ipotizzato».
Il blitz della guarda di finanza risale allo scorso 18 maggio, una decina di militari si erano presentati negli uffici del settore Appalti e avevano acquisito una serie di faldoni, controllato i personal computer, parlato con i dirigenti e infine sequestrato anche supporti informatici. Nell’occhio della Procura è finito l’appalto del servizio pulizia e sanificazione delle strutture dell’Asl 1. Era stato predisposto nel 2015, interessa 5 lotti e ha una durata di cinque anni. Fino a ora si tratta di una aggiudicazione provvisoria.
