La Nuova Sardegna

Sassari

Le opposizioni: teatrino ridicolo 

«Si poteva tornare al voto, hanno preferito continuare la loro guerra intestina»

18 giugno 2017
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SASSARI. «Una cosa è certa, non accetteremo che Nicola Sanna, pur con tutti gli errori che ha commesso, diventi il capro espiatorio del Pd. A cui non può certo bastare costringere al ritiro “i suoi assessori” per scrollarsi di dosso le colpe di una gestione politica letteralmente dannosa per la nostra Sassari. Tarda è infatti l’ora con la quale giungono le dimissioni di chi per anni ha gestito con tiepidezza e scarsi risultati settori importanti come l’ambiente, i Servizi Sociali ed persino la Cultura, letteralmente ridotta ai minimi storici. Giunge strana questa repentina presa di coscienza con l’evidente intento di “scaricare” sul deficitario Sindaco Sanna la responsabilità di tutti i disastri cittadini». Così Manuel Alivesi, consigliere comunale e commissario cittadino di Forza Italia. «Non sarà certo un commissario a far dimenticare i disastri che il Pd ha fatto governando questa città – sottolinea Giancarlo Carta, capogruppo di FdI – nè un sindaco-capro espiatorio a convincere i sassaresi che il Pd non c’entra nulla nei disastri di questi anni. Sono solo giochetti, come sempre sulla pelle dei cittadini». «Poteva essere la data della svolta, poteva essere la data nella quale i cittadini Sassari avrebbero potuto esprimere democraticamente un nuovo sindaco – sottolinea il consigliere comunale M5S Maurilio Murru – No. Non è stata firmata la nostra mozione di sfiducia e non è stata sottoscritta per responsabilità. Il senso di responsabilità, questa benedetta responsabili a, ma sanno il significato di questo termine? Cosa c'è di responsabile tutto questo?».

«La giunta Sanna non esiste più e la città è ostaggio delle correnti interne al Pd»,– attacca la federazione provinciale del Pci di Sassari . Il Pci «chiede fermamente al primo cittadino se non ritenga decoroso prendere atto della situazione e lasciare immediatamente il suo posto per risparmiare alla città capoluogo l'agonia della mancanza di un governo stabile, efficiente e autorevole. Il problema per Sassari non è però solo la mancanza di una guida adeguata – sotto gli occhi di tutti – ma anche liberarsi dai ricatti e dai veti delle varie correnti del Pd che la tengono in ostaggio».



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