La Nuova Sardegna

Sassari

Platamona, nelle spiagge si andrà in navetta o in bici 

Platamona, nelle spiagge si andrà in navetta o in bici 

Chi arriva in auto la potrà parcheggiare in quattro grandi aree di interscambio Nei pettini 700 stalli cancellati e niente più sosta selvaggia lungo la litoranea

18 giugno 2017
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SASSARI. Mentre la rivoluzione green di Platamona avanza, i bagnanti auto muniti non si arrendono all’avvento della mobilità alternativa. Quelli che si sentono più fortunati tentano la lotteria dei posteggi dimezzati nei pettini. Poi c’è chi se ne infischia e parcheggia in divieto o chi, peggio ancora, infila l’auto ai piedi delle dune. E non a caso lungo il litorale di Platamona iniziano a piovere le prime multe. I lavori di riqualificazione del Comune di Sorso, finanziati con 9 milioni di euro regionali, dovrebbero terminare prima dell’inizio dell’estate 2018. A quel punto, con circa 700 parcheggi in meno nei pettini e l’azzeramento della sosta selvaggia a bordi della strada litoranea, il problema per gli automobilisti sarà come arrivare al mare. L’unica alternativa sarà lasciare l’auto nei parcheggi di interscambio per poi spostarsi di qualche chilometro in navetta o in bici.

L’ultimo miglio. Più che un punto debole, il taglio dei parcheggi a Platamona è una precisa volontà progettuale. Sì, perché la rivoluzione della fascia costiera prevede di difendere la natura dall’antropizzazione selvaggia degli ultimi decenni. Per rendersi conto è sufficiente dare uno sguardo alle relazioni progettuali: tutto è studiato per rinaturalizzare gli spazi ed evitare che le persone calpestino le dune, a piedi come in auto: lo prevede il Piano di utilizzo dei litorali (Pul). E così, chi non è pronto per salire in sella a una bici o a bordo di un autobus, e quindi vorrà utilizzare l’auto, dovrà porsi il problema dell’ultimo miglio balneare.

Sosta obbligata. Il nuovo Puc del Comune di Sorso sta per tagliare il traguardo dell’approvazione definitiva e porta con sé alcune novità – buone o cattive dipende dai punti di vista – che riguardano gli stalli per la sosta verso il mare. A monte della fascia costiera sono previste 4 grandi aree destinate alla sosta. Si tratta di un sistema di parcheggi di interscambio tra Sorso e Platamona di 86.500 metri quadri totali. Tradotto: arrivi in auto e prosegui verso il mare con altri mezzi, che possono essere navette o bike sharing. Vicino al versante di costa più amato dai sorsensi, la Marina, sono state previste tre grandi zone. Le prime due saranno a ridosso della rotatoria tra la Sp48 e la Sp130, cioè dove la Silis-Serra Longa interseca la Sorso-Marina. Si tratta di zone ritagliate tra le case che prevedono 800 posti auto complessivi. Inoltre è prevista un’area a Lu Padru, sempre lungo la Silis-Serra Longa, da 800 stalli. Sul lato di costa più frequentato dai sassaresi, lungo la Sp60 a circa mezzo chilometro dall’incrocio per il terzo pettine, è previsto un altro lotto da 650 posti auto che sorgerà nei terreni di Ebba frissa.

Assist ai privati. Le aree sono inserite in un progetto preliminare – approvato dal Comune di Sorso alla fine del 2016 e redatto dal raggruppamento temporaneo di imprese capeggiato dalla Sintagma Srl – che fa parte dei piani integrati di sviluppo urbano della vecchia area vasta di Sassari, la mamma dell’attuale rete metropolitana. Si parla di investimenti quantificabili in milioni di euro, che chiaramente il pubblico avrà difficoltà a sobbarcarsi. C’è però la possibilità per i proprietari delle aree di costruire i parcheggi e mettere in moto i servizi navetta che porteranno i bagnati sull’arenile: un regalo ai privati, che gioverebbero del filone aurifero-balneare di Platamona. Anche se la vera sfida sarà convincere i bagnanti auto muniti a parcheggiare a chilometri di distanza dal mare. Chi non dovesse trovare posto nei pettini della Platamona 2.0 dovrà farsene una ragione: effettuare uno “scalo” nei parcheggi di interscambio o scegliere altri lidi.

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