La Nuova Sardegna

Sassari

Appello del sindaco: «Sigliamo un patto di fine mandato» 

di Vincenzo Garofalo
Appello del sindaco: «Sigliamo un patto di fine mandato» 

Crisi comunale, proposta di Nicola Sanna. Giovedì manifestazione di protesta del M5S e delle opposizioni

30 giugno 2017
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SASSARI. Il futuro di Palazzo Ducale passa per un “patto di fine consiliatura”. Un documento proposto dal sindaco a tutti i consiglieri comunali di maggioranza, e che domani, fra riunioni incrociate, incontri più o meno carbonari fra le varie correnti del Pd e manifestazioni in piazza delle opposizioni, potrebbe concretizzarsi nel corso del vertice Dem convocato questo pomeriggio nella sede di via Mazzini. La proposta del sindaco gira per le email e i telefonini dei consiglieri già dalla settimana scorsa, e ora, dopo l’azzeramento della Giunta imposto senza mezzi termini dalla segreteria regionale del Pd come base per ripartire, quel documento è diventato il mantra su cui il Partito democratico medita per scacciare il fantasma del commissariamento del Comune e riuscire ad arrivare alla fine naturale della legislatura. La proposta di Nicola Sanna si basa sul richiamo alla responsabilità delle forze politiche e sui punti cardine di quello che fu un programma elettorale vincente. Sanna parte da lontano, con un elenco di sfide che attendono la città per lasciarsi alle spalle, la vera crisi, quella economica, e una lista delle cose già fatte dalla Giunta. Parla del Puc, del Pul, dell’accordo con l’Ersu per le residenze studentesche, di area metropolitana, e di tante opere pubbliche da avviare e da portare a termine. «Unanime e condivisa è dunque la necessità di superare definitivamente i difficili passaggi, politici e non, nonché le condizioni di disagio verificatesi sia tra e nei partiti e gruppi di partiti del centrosinistra in Consiglio e nella stessa Giunta», è scritto nella proposta di “aggiornamento programmatico” stilata di proprio pugno dal sindaco per cercare di salvare il Titanic-Palazzo Ducale. «Si genera un rinnovato patto di governo di fine mandato, una nuova fase decisiva di impegno e costante realizzazione del progetto di governo che, a cominciare dal sindaco, dai consiglieri comunali e dai partiti della coalizione, assicuri coerenza e rispetto del mandato elettorale, che superi definitivamente questo clima di incertezza». Da questo calumet della pace offerto alla maggioranza, è ripartita la grande contrattazione nel centrosinistra. Tutti i gruppi stanno lavorando per integrare con le loro proposte il “patto”, ma la strada non è breve. Sia la riunione di oggi del Pd, sia il vertice di maggioranza che si terrà nei primi giorni della prossima settimana, potrebbero non essere il traguardo. Intanto ieri sera l’incitamento alla rivolta pacifica lanciato dai consiglieri comunali dell’opposizione ha ottenuto solo una timida risposta dai sassaresi. L’appuntamento era per le 17 davanti a Palazzo ducale, ma in pochi hanno raccolto l’invito. C’erano sette consiglieri della minoranza (Maurilio Murru, Desirè Manca, Marco Boscani, Rosanna Arru, Antonello Sassu, Manuele Alivesi e Giancarlo Carta), qualche rappresentante dei Riformatori, di Italia attiva e di CasaPound, una presenza massiccia di forze dell’ordine a presidiare la piazza, e poche decine di cittadini, la maggior parte con le bandiere del Movimento 5 stelle. Una sessantina di persone in tutto.

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