Il viaggio a piedi di “Cisco”, il ragazzo che sogna una Sardegna migliore
Francesco Fois, 23 anni, di Porto Torres, pizzaiolo e viaggiatore, ha scelto di vivere lontano dagli stereotipi
SASSARI. Quando ha cominciato il suo viaggio intorno al mondo sapeva che non si sarebbe più fermato. Francesco “Cisco” Fois, 23 anni di Porto Torres, pizzaiolo e viaggiatore è un ragazzo che ha scelto di vivere lontano dagli stereotipi con i quali sono cresciuti altri giovani. Ha lasciato la sua città e si è messo in marcia, forse per dimostrare che oltre l’industria - che ha dominato gli ultimi sessant’anni - ci sono altre realtà che vale la pena valorizzare. E per testimoniare che la globalizzazione può anche insegnare a vivere con meno risorse, sicuramente più felici. Inseguendo i sogni e non le costrizioni.
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Un viaggiatore che sogna, Francesco è stato cinque mesi in Asia, un lungo percorso spesso segnato più dai gesti che dalle parole, una fatica caratterizzata anche da notti trascorse a dormire per terra. Una esperienza straordinaria l’ha definita dopo avere visto con i propri occhi come si vive in Nepal. Poi il ritorno a casa, un mese di riposo e da qualche giorno il nuovo cammino.
«Ho deciso di fare il giro della Sardegna in senso antiorario – ha spiegato prima della partenza – costeggiando sempre il mare. A piedi o in autostop, non ho fretta è una cosa che voglio fare bene». Incontri, soste, notti sotto il cielo di stelle, quando si può in riva al mare.
Francesco Fois è partito da Porto Torres, è passato per Fiume Santo, ha toccato Stintino e ieri ha raggiunto l’Argentiera. Sentieri, angoli da scoprire per dimostrare che la Sardegna non è solo la Pelosa e Porto Cervo. L’idea del viaggiatore che sogna è quella di raccontare percorsi, nuove strade, meno affollate e più piacevoli. Quelle che neanche i sardi conoscono.
Una tenda, nuove attrezzature, cose essenziali. Un grande cuore e tanti amici: il numero delle persone che lo seguono cresce di giorno in giorno. Lui cammina e racconta, posta foto e aggiorna la finestra su Instagram e su Facebook “Walking my island: Giro della Sardegna”.
“Cisco” è una porta aperta attraverso la quale passano in tanti, gli amici di un mondo senza confini che sembrano spingerlo idealmente in questo suo percorso anticonformista. È stato un calciatore di buon livello, poteva forse avere maggiore fortuna. Poi un infortunio l’ha convinto a smettere. È diventato un pizzaiolo di qualità, ha cominciato a girare, ha lavorato a Londra dove lo aspettano ancora a braccia aperte. Ha guadagnato i soldi per fare il viaggiatore, per continuare a esplorare e crescere. Forse anche per aiutare la sua terra a sognare un futuro migliore. (gia.ba.)